Guarda il trailer e leggi la recensione di questo film drammatico italiano su Raiplay che affronta il tema dell’immigrazione clandestina

Immigrazione clandestina, accoglienza, confronti interculturali: sono i temi affrontati da Marco Tullio Giordana (“I cento passi”, “La meglio gioventù”) in un bel film del 2005, “Quando sei nato non puoi più nasconderti” che, presentato al 58° Festival di Cannes è attualmente nel bouquet di film italiani su Raiplay.

Prodotto da Cattleya e Rai Cinema, la pellicola è ispirata all’omonimo romanzo di Maria Pace Ottieri.

“Quando sei nato non puoi più nasconderti” è uno di quei lavori cinematografici che ha diviso la critica ma che è stato particolarmente apprezzato dal pubblico come dimostra il 69% di consensi maturati su Google ed il punteggio di 6,7/10 attribuito dagli esperti su IMDb.

Paolo D’Agostini su Repubblica scrive a proposito del film: «Né razzismo né ipocrisia caritatevole ma uno sguardo vergine (il bambino) e pragmatico (un tessuto economico interessato alla mano d’opera). Deideologizzato. Che resta, senza la pretesa di essere diversamente, il nostro sguardo su “gli altri” e non viceversa».

Il tema trattato da Giordana colpisce per la scelta di affrontarlo provando ad uscire dai classici schemi della narrazione che mette a confronto culture differenti e raccontando l’esperienza della clandestinità con gli occhi di un occidentale che la vive, però in prima persona.

Ecco cosa rende attraente il film che è in programmazione su Raiplay: la scelta del regista di affidare la storia allo sguardo, alle emozioni, ai sentimenti di un bambino, Sandro, interpretato dal piccolo Matteo Gadola, che vede al suo fianco attori di spessore come Alessio Boni (“La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana, “La bestia nel cuore” di Cristina Comencini e “Caravaggio” su Raiuno)  e Michela Cescon (“Primo Amore” di Matteo Garrone, Cuore sacro di Ferzan Özpetek, “Tutte le donne della mia vita” di Simona Izzo, “Vincere” di Marco Bellocchio).

La trama? Sandro è il figlio di un industriale bresciano che, per il contesto in cui vive, si trova a confrontarsi ogni giorno con persone extracomunitarie provenienti da diversi paesi.

Il bambino si troverà, suo malgrado, a vivere un’esperienza diretta che gli farà vedere quegli uomini e quelle donne sotto una luce diversa.

Un giorno, infatti, durante una vacanza in Africa, viene sbalzato in acqua dalla barca su cui si trova insieme ai genitori.

Il piccolo non viene trovato ed è quindi creduto morto. In realtà, a salvare Sandro è una carretta del mare che trasporta un carico di clandestini. Il bambino conosce i fratelli Radu e Alina, che se ne prendono cura e di cui diventa amico.

Arrivati in Italia, Sandro viene a contatto con la realtà dei centri di accoglienza prima di riuscire a tornare dalla sua famiglia. Un giorno, il piccolo chiede ai genitori di ospitare la coppia che lo ha salvato ma questi tradiranno la fiducia. Ciononostante, il piccolo gli resterà vicino.

Nel 2006, il film che è possibile vedere su Raiplay, ha ottenuto il Nastro d’argento per il miglior produttore.

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