Leggi la recensione e guarda il trailer di un film drammatico disponibile su Raiplay, una storia che ti terrà incollato davanti alla tv fino alla fine

Nel silenzio di un giardino, tra fiori e segreti nascosti, si svolge una storia che intreccia redenzione e mistero, un viaggio nell’animo umano, in cui la cura della natura diventa metafora della rinascita interiore.

Su Raiplay, stasera non perdere un film drammatico del 2022 diretto da Paul Schrader, il maestro del noir psicologico noto per capolavori come First Reformed, American Gigolo e Taxi Driver (come sceneggiatore).

Il maestro giardiniere” (“Master Gardener”) è stato prodotto da HanWay Films e Elara Pictures, e ha conquistato il pubblico per la sua potenza narrativa e la profondità tematica, partecipando a festival prestigiosi come la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Nel cast troviamo Joel Edgerton (Loving, The Gift, Boy Erased), che interpreta Narvel Roth, un uomo enigmatico con un passato oscuro, e Sigourney Weaver (Alien, Ascolta i fiori dimenticati, Avatar, Tempesta di ghiaccio), nel ruolo di Norma Haverhill, proprietaria di una tenuta aristocratica. A completare il cast principale, Quintessa Swindell (Voyagers, Black Adam, Granada Nights), che interpreta Maya, una giovane donna che sconvolge gli equilibri della tenuta.

Narvel Roth è un esperto giardiniere che dedica la sua vita alla cura dei giardini di Gracewood Gardens, un’antica tenuta di proprietà di Norma Haverhill. Meticoloso e introspettivo, Roth nasconde un passato turbolento che cerca di dimenticare attraverso la perfezione del suo lavoro.

Quando Norma gli chiede di prendersi cura di Maya, la sua nipote problematica, l’equilibrio di Roth viene messo alla prova. Il rapporto tra i tre personaggi evolve in un crescendo di tensioni e rivelazioni, portando alla luce segreti che cambieranno per sempre le loro vite.

Ora disponibile su Raiplay, “Il maestro giardiniere” è una pellicola che ha la sua forza nella capacità di intrecciare introspezione psicologica e riflessione sociale. Paul Schrader utilizza il giardino come simbolo di redenzione e controllo, creando un’opera che affonda le radici nei tormenti dei suoi protagonisti.

La fotografia di Alexander Dynan è straordinaria, catturando la bellezza della natura e il contrasto con l’oscurità dei segreti umani. La colonna sonora di Devonte Hynes aggiunge una nota emotiva che amplifica la profondità del racconto.

Questo film ha incassato circa 3 milioni di dollari a livello globale, un risultato discreto per un film d’autore. Gli utenti Google gli hanno assegnato un gradimento del 60%, mentre su IMDb il punteggio si attesta a 6,1/10. Su Rotten Tomatoes, il film ha una percentuale di approvazione del 71%, con recensioni che elogiano la regia e le interpretazioni intense.

Per Peter Bradshaw, critico di The Guardian, la pellicola ha “dialoghi formali e maestosi che sembrano un po’ una traduzione moderna o un adattamento di un vecchio testo classico.” Davide Fear di Rolling Stone Italia definisce il film come “un dramma che scava a fondo, fa aggrottare le sopracciglia e costringe a fare i conti con grandi domande”.

Insomma “Il maestro giardiniere” è un film che colpisce per la sua profondità emotiva e la qualità artistica.

La regia di Paul Schrader è impeccabile nel creare una narrazione stratificata che invita lo spettatore a riflettere sulla complessità della natura umana ben rappresentata dalle performance superlative di Joel Edgerton, Sigourney Weaver e Quintessa Swindell.

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