Leggi la recensione e guarda il trailer di un film con Mel Gibson ora disponibile su Raiplay, una storia sui pregiudizi e la forza dei legami veri.

Un film sui pregiudizi, l’amicizia e l’innocenza dei sentimenti più puri. Su Raiplay c’è un classico degli anni ’90, il primo lavoro di Mel Gibson da regista.

Basato sul romanzo di Isabelle Holland “L’uomo senza volto” (“The Man Without a Face”) è un film drammatico del 1993 prodotto da Mel Gibson e Bruce Davey per la loro compagnia, Icon Productions.

Il protagonista, tra gli altri de “La passione di Cristo”, “Il professore e il pazzo“, “Braveheart” e “Il patriota” porta sullo schermo una storia che tratta temi di accettazione e trasformazione personale.

Mel Gibson interpreta Justin McLeod, un uomo sfregiato e che vive in una sorta di isolamento volontario, mentre Nick Stahl debutta in un ruolo importante come Chuck Norstadt, un giovane studente che cerca disperatamente di superare gli esami per entrare in una prestigiosa accademia militare. La chimica tra Gibson e Stahl è palpabile e aggiunge una profondità emotiva al loro rapporto nel film. La performance di Gibson è straordinaria anche perché non era affatto facile riuscire a trasmettere complessità emotiva nonostante il trucco pesante necessario per il suo personaggio.

Ispirato ad un romanzo di Isabel Holland, “L’uomo senza volto” è disponibile oggi su Raiplay.

A distanza di anni dalla sua uscita, prima negli Stati Uniti, poi in Italia, la pellicola continua a riscuotere consensi tra il pubblico, con l’81% degli utenti di Google a cui il lavoro di esordio dietro la macchina da presa di Mel Gibson è particolarmente piaciuto. Il punteggio dell’audience su Rotten Tomatoes si attesta al 64% mentre su IMDb le recensioni positive raggiungono una media di 6,7/10.

Il lungometraggio piace perchè affronta questioni legate al tema del pregiudizio usando toni delicati e per la capacità straordinaria di esplorare le dinamiche che si vengono a creare tra un uomo segnato dalla tragedia e un giovane in cerca di una guida .

“L’uomo senza volto” racconta la storia di Justin McLeod, un ex insegnante che vive in isolamento a causa delle cicatrici che coprono metà del suo volto, conseguenza di un tragico incidente automobilistico che ha anche portato a false accuse che hanno rovinato la sua carriera. La sua solitudine viene interrotta dall’arrivo di Chuck Norstadt, un adolescente che cerca disperatamente una figura paterna e un mentore.

Chuck è determinato a superare gli esami per entrare in una prestigiosa accademia, ma ha difficoltà con alcune materie. Quando scopre che McLeod è stato un insegnante, lo convince a seguirlo nonostante il sospetto e la diffidenza della comunità locale verso McLeod. Durante la loro collaborazione, si sviluppa un legame profondo e complesso tra i due, con Chuck che impara non solo materie accademiche ma anche lezioni di vita da McLeod.

Man mano che la loro relazione si approfondisce, i pregiudizi della comunità e i dolorosi segreti del passato di McLeod tornano a galla, mettendo alla prova la loro amicizia e la comprensione di Chuck su cosa significhi veramente giudicare gli altri.

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