Leggi la recensione e guarda il trailer di un film che affronta le ansie del mondo giovanile: una prima visione Raiplay.
Una straordinaria prima visione affonda la macchina da presa nel mondo adolescenziale, trasferendo le attese, le angosce e i pensieri di una giovane attraverso una narrazione a metà tra la fantascienza e l’horror.
Su Raiplay c’è una coproduzione italiana, tedesca e polacca del 2017, “I‘m – Infinita come lo spazio” che, attraverso la capacità espressiva della regista, l’italo-finlandese Anne Riitta Ciccone, cattura l’angoscia comune a molti teen-ager, che finiscono in quella bolla in cui si trovano a metà tra le attese degli adulti e le proprie insicurezze.
Il film, prodotto da Adriana Trincea Cinema e Rai Cinema, piace al pubblico (su Google supera il 50% dei consensi) proprio per quel senso di angoscia che le scene, le tecniche utilizzate, le musiche e le luci riescono perfettamente a indurre nello spettatore. Sequenze che trasmettono il senso di oppressione che la protagonista vive ma anche la sensazione di isolamento che attanaglia la stessa.
Mathilde Bundschuh, attrice tedesca, interpreta magistralmente il ruolo di Jessica, portando sullo schermo una presenza quasi eterea, mentre Guglielmo Scilla (“Una canzone per te”, “Matrimonio a Parigi”, “Cervelli in fuga”), nel ruolo di Peter, convince nei panni dell’emarginato silenzioso. C’è poi una narrazione parallela, quella di Susanna, affidata all’esperienza garantita da Barbora Bobulova (“Ovunque sei”, “Cuore sacro”, “Immaturi”).
La pellicola disponibile in prima visione su Raiplay, affronta temi già trattati dalla cinematografia internazionale: il gruppo di amici, la giovane emarginata, la ricerca del successo e della popolarità. La paura del futuro.
Un genere che, però, soprattutto per alcune scelte della regia, come quella di affidarsi al 3D, risulta essere un esperimento per il cinema italiano che finisce con il distinguersi e l’offrire una visione coinvolgente sul mondo giovanile, lontano dai più classici cliché.
La trama di “I‘m – Infinita come lo spazio” racconta le vicende di Jessica, una diciassettenne che si trova in un ambiente insolito: potrebbe rappresentare il nostro mondo in un futuro prossimo o forse una dimensione parallela. Nonostante l’ambiguità del suo universo, i problemi che affronta sono universali.
La paura di un futuro incerto la tormenta costantemente, un sentimento che sembra condiviso da tutti intorno a lei, con l’unica apparente soluzione nel conformarsi alle aspettative altrui.
Tuttavia, Jessica si distingue: possiede un sogno e un talento notevole, ma il suo mondo si dimostra ostile verso coloro che ambiscono a cambiare le cose e a migliorare la propria situazione.
Questo contesto di isolamento e bullismo culmina in una svolta drammatica e inaspettata nella sua storia, portando a un finale sorprendente e sconvolgente.
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