Leggi la recensione e guarda il trailer di un film drammatico su Raiplay che racconta la storia di una giovane donna in un universo lontano.

“Un film da vedere, una storia che ne svela molte altre”. Così alla sua uscita sul grande schermo nel 2019 il critico cinematografico del Corriere della Sera Paolo Mereghetti accompagnò un bel film drammatico proposto oggi da Raiplay.

“Sofia” è un ritratto contemporaneo in cui  la vergogna si mescola all’urgenza e il silenzio diventa un muro difficile da abbattere, un tempo in cui un atto di coraggio può trasformare un dramma personale in un gesto capace di scuotere l’intera società.

Nel silenzio di una cucina familiare o tra le strade della città, il destino di una giovane donna si disegna con gesti minimi ma carichi di significato, rivelando le contraddizioni più profonde e inaspettate.

Diretto da Meryem Benm’Barek, giovane regista di origini marocchine, la pellicola è stata presentata nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes, ottenendo il Premio per la miglior sceneggiatura e sancendo, così, l’ingresso di Benm’Barek tra gli autori emergenti del cinema mondiale.

Nel cast troviamo Maha Alemi (Sofia, Coup de foudre, Nuages de printemps) nel ruolo di Sofia, Sarah Perles (Burn Out, Animals, La nuit), Lubna Azabal (Incendies, Corps étranger, Les hommes libres) e Faouzi Bensaïdi (Death for Sale, Volubilis, A Thousand Months).

Prodotto dalla Curiosa Films e Versus Production, questo lungometraggio da vedere su Raiplay mette in scena la storia di una ragazza di vent’anni che, in seguito a una gravidanza non riconosciuta, si trova costretta a compiere una scelta che sfida le regole della sua famiglia e della società.

“Sofia appartiene a quella categoria di film che diffida del buonismo” lo inquadra il quotidiano francese Le Monde. “Un film che colpisce per la grande maestria della messa in scena”gli fa eco Liberation.

La vicenda si svolge a Casablanca, in Marocco, dove Sofia vive con i genitori. Durante un pranzo di famiglia, la giovane avverte forti dolori addominali e si rende conto di essere in travaglio. Priva di un marito o di un documento che certifichi la paternità, la sua condizione risulta illegale nel contesto marocchino. L’aiuto dell’amica Lena le consente di partorire in un ospedale pubblico, ma le conseguenze di questo evento rischiano di travolgere la vita di entrambe.

Per evitare uno scandalo che potrebbe costare caro a tutta la famiglia, Sofia deve dichiarare chi sia il padre del bambino: una rivelazione che aprirà una serie di conflitti e di rivelazioni sulla condizione femminile, sulle disuguaglianze economiche e sul potere dei legami di sangue.

Guardare questo film significa immergersi in un universo lontano e al contempo vicino, che racconta la fragilità di una ragazza alle prese con un destino che le sfugge di mano.

I diritti delle donne e la condizione femminile sono due temi centrali in questa storia: la forza di Sofia emerge non attraverso gesti eclatanti, ma nella sua determinazione a non cedere sotto il peso della vergogna e dell’ostilità sociale.  

Temi che hanno portato alla pellicola una forte attenzione da parte della critica e del pubblico, come testimonia il 54% di consensi ottenuti su Google e il punteggio di 6,7/10 su IMDb. Che diventa addirittura 92% di recensioni positive su Rotten Tomatoes.

Numeri che invogliano a cercare Sofia tra le pellicole disponibili sulla piattaforma Raiplay, dove non mancano le piacevoli sorprese legate al cinema internazionale, come questa: non un melodramma ma uno sguardo lucido su una realtà dove la tradizione può trasformarsi in gabbia.

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