Leggi la recensione e guarda il trailer del film “Colpire al cuore” di di Gianni Amelio in programmazione su RaiPlay, una pellicola che attraversa con delicatezza gli anni di piombo in Italia.
Il cinema italiano, a partire dagli anni ’80, ha dedicato pagine straordinarie alla narrazione della stagione del terrorismo. Su Raiplay sono numerose le pellicole che affrontano quel periodo storico.
Se la maggior parte dei film sugli Anni di Piombo trae spunto da episodi specifici, fatti di cronaca che hanno segnato un’epoca, “Colpire al cuore”, il primo lungometraggio del regista Gianni Amelio sfugge a questa logica ma è uno straordinario racconto di quella stagione drammatica.
Pur partendo dalle immagini di un omicidio mai avvenuto nella realtà, il film affronta in maniera diretta l’emotività che attraversava la società italiana di quegli anni. Il terrorismo viene narrato da Amelio non tanto nelle azioni di fuoco quanto nei pensieri, nei contrasti, nelle paure generate in chi aderì ai movimenti extraparlamentari e in chi si trovò, di riflesso, ad essere coinvolto.
Proprio come accade al protagonista di “Colpire al cuore” che ancora oggi raccoglie consensi notevoli, come il 75% di giudizi positivi degli utenti su Google ed un punteggio di 7/10 su IMBd.
La pellicola fu prodotta dalla Rai, circostanza che provocò non poche difficoltà alla struttura della tv di Stato che, dopo l’uscita in sala nel 1983, attese altri cinque anni prima di mandare in onda il film sul piccolo schermo.
Tra l’altro, anche per comprendere il clima che si registrava in quegli anni, proprio un capo struttura della Rai impose che, in coda al film, venisse inserito un dialogo dal quale si comprendesse che il film non giustificava per niente il terrorismo.
Protagonista del film che puoi vedere oggi su Raiplay, l’attore francese Jean-Louis Trintignant, volto noto del cinema francese che aveva lavorato con Brigitte Bardot (“E Dio creò la donna”), ma soprattutto nel capolavoro di Dino Risi “Il Sorpasso” al fianco di Vittorio Gassman e successivamente in “Un uomo, una donna”.
Al suo fianco, la vera sorpresa del film di Amelio fu un esordiente, il giovanissimo Fausto Rossi che interpretava nella pellicola il figlio di Trintignant.
La sua fu una vera prima col botto: per la sua interpretazione conquistò un David di Donatello e un Nastro d’Argento come migliore attore esordiente.
Quella, però, resterà l’unica apparizione sul grande schermo del giovane Rossi che in “Colpire al cuore” ebbe al suo fianco sia la mamma Sonia Gessner che la sorella Vera.
Nel cast, anche una giovanissima Laura Morante.
La trama del film sceneggiato dal grande Vincenzo Cerami, ruota intorno ai contrasti interiori del giovane Emilio, che assiste all’omicidio dello studente Sandro Ferrari, spesso ospitato dal padre Dario, un docente universitario di sinistra.
Il giovane si convince che il padre possa essere implicato nell’omicidio dello studente e comincia una indagine parallela a quella ufficiale condotta dalle forze dell’ordine e dalla magistratura. Uno studio approfondito del padre che lo porta a coglierne ogni aspetto morale e psicologico.
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