Su RaiPlay un film biopic emozionante ed appassionante sulla storia vera di una donna che cambiò per sempre la vita delle donne d’America.
Quelli che stiamo vivendo sono anni in cui si assiste ad una sorta di ritorno al conservatorismo. In questo scenario, alcuni diritti civili, anche se qualche volta soltanto per pura propaganda, sembrano essere messi in discussione.
Tra questi, anche la parità di genere che, anche se negli anni sono stati fatti tanti passi avanti, sembra lontana da raggiungere. La pellicola Una giusta causa visibile in streaming su Raiplay (il cui titolo originale è On the basis of sex) sembra cadere proprio a pennello poiché racconta la vita di Ruth Bader Ginsburg un personaggio per via delle sue battaglie sull’emancipazione femminile.
Nata nel 1933, la Ginsburg è stata una delle quattro donne che è riuscita ad entrare nella Corte Suprema statunitense.
Conosciuta negli States per le sue battaglie in favore dei diritti delle donne, grazie a questo film gli spettatori di tutto il mondo potranno conoscere il suo impegno che è stato molto visibile soprattutto quando Trump è stato seduto alla Casa Bianca.
Il film uscito nelle sale nel 2019, realizzato da Mimi Leder, si focalizza sugli anni giovanili della donna nonché sulla vittoria del suo primo caso della carriera. La sceneggiatura è di Daniel Stiepleman, ai suoi esordi. Ruth è interpretata in questo film da Felicity Jones (attrice superpremiata per la sua interpretazione ne La teoria del tutto) che, con la sua pacatezza che, al tempo stesso, è energica.
In questo film documentaristico, il cast sia principale che secondario è di buon livello e sarà in grado di interessare lo spettatore, soprattutto quello che vuole conoscere meglio la storia di una donna straordinaria.
Una giusta causa
Il film Una giusta causa su RaiPlay è un biopic sul futuro giudice della corte suprema Ruth Bader Ginsburg, da quando studiava ad Harvard fino al suo primo caso importante.
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Ci troviamo negli anni ‘50, Ruth è moglie e mamma ma, al tempo stesso, studentessa di Harvard. Una vita, la sua, tutta in salita, anche perché il preside di Harvard, Griswold, non smette di ricordare alle studentesse che i loro posti potevano essere benissimo sostituiti da studenti maschi.
Benché lo scenario non sia dei più favorevoli per il suo studio, Ruth è tenace e dovrà far fronte ad altri problemi. A Martin, il marito, viene diagnosticato un cancro.
La famiglia si trasferisce a New York dove Ruth ricoprirà il ruolo di insegnante anche se non la soddisfa affatto.
Per fortuna, insieme alla moglie, Martin riesce a sconfiggere la malattia. Sarà proprio suo Marito a spingerla a riprendere la professione, servendole un caso su un piatto d’argento.
Un caso di discriminazione sessuale che, dopo il tirocinio, Ruth seppe maneggiare con sapienza.
Si trattava di dover difendere uno scapolo il quale non aveva potuto beneficiare della detrazione dei costi per l’assunzione di un’infermiera per la madre anziana. La detrazione, infatti, spettava soltanto per il coniuge.
Nel film le questioni legali, talvolta anche un po’ portate alla lunga, vanno passo passo con l’amore e la complicità della coppia portata sullo schermo.
Parallelamente, si percepisce un’altra relazione familiare: quella di Ruth con sua figlia Jane.
Un rapporto conflittuale che mette in luce una nuova generazione di donne, pronte a fare la differenza.
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