Scopri su Raiplay un film drammatico che fa emergere tutte le paure umane, una storia che immagina una Roma proiettata in un futuro senz’acqua.
In un mondo ormai asciugato dal tempo e dalla speranza, quando l’acqua smette di scorrere, ciò che resta sono le paure, le debolezze e le ossessioni umane.
Questa è l’atmosfera che un bel film drammatico italiano disponibile su Raiplay ci invita a esplorare, un racconto che mescola la tensione del presente con l’angoscia del futuro. “Siccità”, uscito nelle sale italiane nel 2022, è diretto dal pluripremiato Paolo Virzì, noto per capolavori come La pazza gioia, Il capitale umano e Caterina va in città.
Con un cast corale d’eccezione, il film vede protagonisti Silvio Orlando (La stanza del figlio, Il caimano, Il papà di Giovanna), Valerio Mastandrea (Perfetti sconosciuti, Viola bacia tutti, La prima cosa bella), Claudia Pandolfi (Figli delle stelle, Ovosodo, Quando la notte) e Elena Lietti (Tre piani, L’Arminuta, Il sol dell’avvenire). Ma sono tanti i volti noti del cinema italiano che appaiono nel lavoro di Virzì, da Monica Bellucci a Max Tortora, da Vinicio Marchioni a Massimo Popolizio.
La pellicola è prodotta da Wildside, in collaborazione con Vision Distribution e Rai Cinema, e ha riscosso un notevole successo al Festival del Cinema di Venezia, dove è stata presentata fuori concorso.
Il lungometraggio è ambientato in una Roma dove da tre anni non piove. La mancanza d’acqua non solo ha trasformato il paesaggio, ma ha anche messo a nudo le fragilità di una società al collasso.
Le storie dei protagonisti si intrecciano in un mosaico umano: c’è chi cerca di sopravvivere con piccoli espedienti, chi vive nell’illusione di poter controllare il caos e chi, come un ex medico diventato senzatetto, cerca redenzione in un mondo che sembra averla dimenticata. Il tema della crisi climatica si fonde con una riflessione sulla crisi esistenziale, creando un racconto denso e toccante.
Guardare “Siccità” è come immergersi in una parabola moderna, dove il dramma collettivo si mescola con le piccole tragedie personali. Ora disponibile su Raiplay, è un’opportunità imperdibile per chi ama il cinema che fa riflettere. Paolo Virzì riesce a combinare la sua consueta capacità di raccontare l’animo umano con un’ambientazione distopica che sorprende e affascina.
“Siccità” ha registrato un incasso di circa 2 milioni di euro al botteghino italiano, un risultato significativo per un film d’autore. Gli utenti Google hanno assegnato al film un gradimento del 60%, mentre su IMDb il punteggio medio è di 6,2/10.
A Venezia, la pellicola ha conquistato il Premio Pasinetti come miglior film e il Premio speciale Green Drop Award. Due i David di Donatello ricevuti, per la migliore attrice non protagonista a Emanuela Fanelli e per i migliori effetti speciali visivi. L’opera di Virzì è stata anche candidata a 4 Nastri d’argento e un Ciak d’oro, a conferma della grande attenzione da parte della critica.
Secondo Paolo Nizza di Sky Cinema, Siccità è “una sorta di pamphlet cinematografico sul un futuro neanche troppo immaginario”. Alberto Crespi di La Repubblica evidenzia la regia di Virzì: “Il cinema italiano sa ancora sorprendere. Siccità è un film che vi stupirà”.
Il film da vedere su Raiplay, oltre a essere un’opera visivamente suggestiva, affronta tematiche di stringente attualità, come il cambiamento climatico e le sue implicazioni sociali ed esistenziali. Inoltre, è una rara occasione per apprezzare una produzione italiana che unisce ambizione narrativa e qualità tecnica.
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