Una pellicola che è un compendio di ordinarie store di sopraffazione e violenza psicologica e fisica, un racconto in cui tante donne finiscono con il riconoscersi. Su Raiplay c’è un film del 2016 diretto da Irish Braschi che ha fatto tanto discutere alla sua uscita e che ancora oggi, a distanza di anni, appare attuale e per certi versi anche pedagogico per il messaggio senza tempo che contiene.
“L’amore rubato” è una pellicola tratta dall’omonima raccolta di racconti della scrittrice Dacia Maraini che in occasione dell’uscita del film evidenziò come le donne portate sullo schermo dalla Braschi «combattono una battaglia antica e sempre attuale contro una cultura patriarcale ancora dominate che porta gli uomini ad identificare la loro virilità con il possesso».
Prodotto da Anthos Produzione in collaborazione con Rai Cinema, il film fu presentato in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza di genere, che cade il 25 novembre.
Disponibile su RaiPlay, offre l’opportunità non solo di assistere a una narrazione intensa e ben interpretata, ma anche di educare e sensibilizzare su un tema dolorosamente attuale. Un’opera che, a distanza di anni dalla sua uscita, continua a essere rilevante, urgente e, soprattutto, necessaria.
A dare forza alla sceneggiatura, c’è un cast composto da tanti bravi attori italiani che interpretano con grande pathos e forza scenica i personaggi, ciascuno dei quali è un po’ una maschera della quotidianità, la donna o l’uomo della porta accanto che cela un segreto, da vittima o da carnefice.
C’è Stefania Rocca (“Nirvana”, “Casomai”, “La bestia nel cuore”) che è Marina, donna succube del marito violento che crede essere quello il contesto giusto dell’amore. C’è Elena Sofia Ricci (“Ne parliamo lunedì”, “Io e mia sorella”, “Ultimo minuto”) che è Angela una donna single che finisce nelle grinfie di un uomo eccessivamente geloso; c’è Gabriella Pession (“Il pesce innamorato”, “L’uomo perfetto”, “L’amore è eterno finché dura”) nel ruolo di Anna, una giovane che insegue il suo sogno di diventare attrice. C’è Chiara Mastalli (“Ricordati di me”, “Tre metri sopra il cielo”, “Amore, bugie e calcetto”) che è Alessandra, una giovane donna di umili origini che si dà da fare come donna delle pulizie. C’è Elisabetta Mirra che veste i panni della liceale Francesca.
E poi ci sono gli uomini che provano ad esercitare la loro pressione psicologica e fisica: c’è Alessandro Preziosi, che è il marito di Marina; c’è Emilio Solfrizzi nel ruolo del papà di Francesca; c’è Massimo Poggio che è Gesuino, uomo ignorante e possessivo; c’è Antonello Fassari, il datore di lavoro di Anna.
L’amore rubato
La trama del film ruota intorno a tante storie, apparentemente diverse tra loro ma che hanno in comune il filo conduttore di un amore perverso, di un concetto di legame che è sempre squilibrato e vede la donna soccombere sotto la violenza della parte maschile.
“L’amore rubato”, che è possibile vedere su Raiplay, è un film che ha riscosso un grande successo di pubblico proprio per il realismo che si cela dietro le storie raccontate.
Su Google, il 60% degli utenti dichiara di aver apprezzato la pellicola che su IMDb raggiunge invece consensi pari a 5,8/10.
“L’amore rubato” non è solo un film, ma un potente grido di allarme sulla realtà spesso nascosta della violenza di genere. Attraverso le storie di donne diverse unite dalla lotta contro sopraffazione e prevaricazione, questa pellicola diventa uno strumento cruciale di sensibilizzazione e riflessione.
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