Leggi la recensione e guarda il trailer di uno straordinario film drammatico per la regia di Marco Bellocchio che puoi vedere stasera su Raiplay.
Nel cuore del XIX secolo, un bambino viene strappato alla sua famiglia, scatenando una battaglia tra fede, identità e potere. Una storia che scuote le fondamenta della società e interroga le coscienze.
La piattaforma di tv in streaming Raiplay propone uno dei film drammatico, un capolavoro del 2023, un’opera firmata da Marco Bellocchio e presentata in concorso al Festival di Cannes.
“Rapito” è il titolo della pellicola liberamente ispirata al libro “Il caso Mortara” di Daniele Scalise, che narra la vicenda reale di Edgardo Mortara, un bambino ebreo sottratto alla sua famiglia nel 1858 per essere educato secondo i precetti cattolici.
Il cast annovera attori di spicco come Paolo Pierobon (Vincere, Esterno notte, Qui rido io), Fausto Russo Alesi (Sangue del mio sangue, Il traditore, L’ordine delle cose) e Barbara Ronchi (Fai bei sogni, Gli sdraiati, Sole).
Il film è stato prodotto da Kavac Film in collaborazione con Rai Cinema e Ad Vitam Production. Ha ricevuto 11 candidature ai David di Donatello, aggiudicandosi 5 premi, tra cui quello per la miglior sceneggiatura adattata. L’opera ha fatto incetta anche ai Nastri d’argento, conquistando sei Nastri tra cui quello per il miglior film, premio assegnato al regista anche ai Globo d’oro.
La trama della pellicola che puoi vedere stasera su Raiplay ruota intorno ad un episodio realmente accaduto nell’Ottocento.
Nel 1858, a Bologna, il piccolo Edgardo Mortara, di soli sei anni, viene prelevato con la forza dalla sua famiglia ebraica dalle autorità dello Stato Pontificio.
La motivazione risiede in un presunto battesimo segreto effettuato da una domestica anni prima, che rende il bambino, secondo la legge canonica, un cristiano da educare nella fede cattolica. Nonostante le disperate proteste dei genitori e la mobilitazione dell’opinione pubblica internazionale, Papa Pio IX si rifiuta di restituire Edgardo alla sua famiglia.
Il bambino cresce quindi sotto la tutela della Chiesa, affrontando un conflitto interiore tra le sue radici e la nuova identità impostagli.
“Rapito” ha incassato circa 1,9 milioni di euro al botteghino italiano, 4 milioni complessivamente.
Su IMDb, il film ha una valutazione media di 7,0/10, mentre su Rotten Tomatoes detiene un punteggio dell’86%. Gli utenti di Google hanno espresso un gradimento dell’80.
La critica ha elogiato la maestria narrativa di Bellocchio. Flavio de Bernardinis su Micromega sottolinea come il regista riesca a mettere in scena situazioni e dialoghi realmente avvenuti, rendendo la storia ancora più potente: “Una storia vera, ben oltre il limite del verosimile. Più Bellocchio mette in scena situazioni e dialoghi realmente avvenuti, e più sembra di assistere a una folle e impietosa allucinazione”.
Cineforum evidenzia come “Rapito” rappresenti per Bellocchio una probabile resa dei conti con sé stesso e la sua idea di religione, offrendo una profonda riflessione sul tema.
“Tra Cattolicesimo ed Ebraismo, tra dubbio e fede, un’opera necessaria e potente” così si esprime Paolo Nizza su Sky.it.
In realtà il lungometraggio diretto da Marco Bellocchio disponibile ora su Raiplay non è solo un film storico, ma una profonda riflessione sull’identità, la fede e il potere. Ciò che colpisce lo spettatore è la capacità della narrazione e delle interpretazioni dei protagonisti di trasferire a chi guarda le questioni morali e religiose sottese alla sceneggiatura, riuscendo a fornire uno spaccato di un’epoca e di una vicenda che hanno segnato la storia italiana.
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