Leggi la recensione e guarda il trailer del film “L’oro di Scampia” su Raiplay ispirato ad una vera storia di riscatto sociale grazie allo sport in ambiente segnato dalla criminalità
Su Raiplay c’è un film del 2013 che si distingue per il suo potente messaggio di speranza e redenzione. Diretto con sensibilità e passione da Marco Pontecorvo (“Il coraggio di vincere”, “Fatima”, “Per Elisa – Il caso Claps”), “L’oro di Scampia” narra la storia vera di Gianni Maddaloni, padre del campione olimpico di judo Pino che, con il suo impegno per i giovani nella palestra che gestisce nel cuore di Scampia, offre un ritratto intenso e commovente della lotta contro il degrado sociale e la criminalità attraverso lo sport e l’educazione.
Nel suo lavoro, il regista riesce a ricreare l’atmosfera di uno dei quartieri divenuti il simbolo della Gomorra napoletana, e a far emergere con efficacia non solo la desolazione dei luoghi ma anche la bellezza e la carica emotiva dei personaggi.
La produzione, curata da Rai Fiction, dimostra un impegno notevole nella realizzazione di un film che non solo intrattiene ma che ha anche l’ambizione di ispirare e fare la differenza nella realtà sociale italiana, come dimostrato anche dall’88% dei consensi che la pellicola ha raccolto su Google.
La performance di Beppe Fiorello, il protagonista che veste i panni di Enzo Capuano (la trasposizione di Gianni Maddaloni) è l’anima di “L’oro di Scampia”. L’attore porta sullo schermo un personaggio complesso e profondamente umano, riuscendo a catturare sia la forza che la vulnerabilità di Enzo. La sua capacità di trasmettere passione, determinazione e gentilezza rende il personaggio di Enzo un vero e proprio eroe quotidiano, un simbolo di speranza in un contesto altrimenti privo di prospettive.
Ciro Petrone (“Gomorra”, “Reality”, “Pinocchio”), il giovane attore che interpreta Sasà fornisce una performance sorprendentemente matura: uno sguardo autentico sulla difficile adolescenza in un ambiente segnato dalla criminalità e dalla mancanza di opportunità.
“Abbiamo portato Scampia fino in cima al tetto del mondo” dice Enzo Capuano dopo aver accompagnato il figlio Toni (nella realtà Pino Maddaloni, campione olimpico di judo ai Giochi di Sydney 2000) a conquistare l’alloro più ambito da qualsiasi atleta partendo dal basso della periferia napoletana.
E’ un po’ la frase simbolo di questo film che ti consigliamo di vedere su Raiplay che colpisce dritto al cuore, una frase che ha avuto la capacità di muovere le coscienze e di suscitare riflessioni profonde. Marco Pontecorvo, con la sua direzione, riesce a bilanciare la durezza della vita di strada con momenti di pura emozione, creando un’opera che è al tempo stesso un duro colpo alla realtà e un inno alla speranza.
La storia di Enzo e dei suoi ragazzi è una testimonianza potente di come lo sport possa essere un mezzo di elevazione sociale e personale, un’ancora di salvezza che permette di sognare e lottare per un futuro migliore.
Ambientato nel cuore di Scampia, un quartiere di Napoli noto per le “vele” e per essere uno dei centri nevralgici della camorra, “L’oro di Scampia” segue la vita di Enzo (Beppe Fiorello), un uomo che cerca di redimere il proprio passato e di offrire un futuro migliore ai giovani del quartiere attraverso lo sport e le arti marziali.
La sua palestra diventa un rifugio sicuro per molti ragazzi, tra cui il giovane talento Sasà, interpretato da Ciro Petrone, che vede nello sport una via di fuga dalla realtà opprimente di Scampia. La relazione tra Enzo e Ciro, insieme alla squadra che si forma intorno a loro, diventa il fulcro emotivo del film, esplorando temi come la famiglia, l’amicizia e il sacrificio.
Il film affronta con coraggio temi difficili come la povertà, la criminalità organizzata e la sfida di crescere in un ambiente ostile, senza però cadere nella trappola del sensazionalismo o della disperazione. Al contrario, “L’oro di Scampia” celebra la resilienza umana e la capacità di cambiare il corso delle proprie vite e di quelle altrui attraverso l’impegno, l’amore e la dedizione.
Uno degli aspetti più significativi del film da vedere su Raiplay è la sua capacità di mostrare che la redenzione e il cambiamento sono possibili, anche nelle circostanze più avverse, proprio come dimostra Enzo con suo figlio Toni, che diventano un modello di riferimento.
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