Leggi la recensione e guarda il trailer di un film italiano su Raiplay: una storia drammatica interpretata da Paola Cortellesi e Alessandro Gassmann.
Su Raiplay c’è un film del 2015 diretto da Massimiliano Bruno, basato sull’omonimo spettacolo teatrale di successo scritto dallo stesso Bruno. Il film rappresenta un’intelligente mescolanza di toni tra la commedia e il dramma, riflettendo profondamente sulle sfide socio-economiche dell’Italia contemporanea.
La trasposizione cinematografica dell’ opera teatrale “Gli ultimi saranno ultimi” è nata dalla volontà di Massimiliano Bruno di portare sul grande schermo una storia che aveva già riscosso grande successo in teatro. La produzione del film è stata affidata a Italian International Film, con la collaborazione di Rai Cinema.
Il cast vede la partecipazione di alcuni tra i più bravi interpreti del cinema italiano. A cominciare da Paola Cortellesi (“A cavallo della tigre”, “Nessuno mi può giudicare”, “C’è ancora domani”), che con la sua performance è la vera linfa del film, una rappresentazione ricca di umanità e profondità che rende il personaggio di Luciana immediatamente simpatico. C’è poi Alessandro Gassmann (“Il bagno turco”, “Caos calmo”, “Ritorno al crimine”) nel ruolo del marito, mentre il capo di Luciana, interpretato da Fabrizio Bentivoglio (“Italia-Germania 4-3”, “Puerto Escondido”, “La scuola”), è il tipico datore di lavoro insensibile alle difficoltà dei suoi dipendenti.
Il lungometraggio incapsula bene la lotta contro le disuguaglianze, narrando la storia di una donna che, in un momento di disperazione, diventa simbolo di una più ampia resistenza.
Tra le curiosità legate al film ce n’è una che pochi conoscono: il titolo deriva da un racconto scritto da Vincenzo Fiore, autore di origini irpine (è nato a Solofra) che era stato pubblicato sul quotidiano Il Mattino e poi ripreso dal grande regista Franco Dragone.
Massimiliano Bruno noto per pellicole quali “Nessuno mi può giudicare”, “Viva l’Italia”, “Non ci resta che il crimine”, dirige il film con un occhio critico verso le dinamiche sociali, utilizzando un mix di umorismo e dramma per trattare temi seri e attuali. Il suo stile non esita a mostrare le crude realtà del mondo del lavoro in Italia, così come le difficoltà interne delle dinamiche familiari moderne.
Guardandolo su Raiplay capirai perché questo lavoro è stato ben accolto dalla critica ed anche dal pubblico che, su Google, lo valuta positivamente con consensi che raggiungono il 74%, mentre su IMDb le recensioni valgono al film una sifficienza piena.
Il film segue la vita di Luciana, interpretata magistralmente da Paola Cortellesi, una donna che lavora in una fabbrica di tessuti nelle Marche.
Luciana è in attesa del suo primo figlio e vive una vita tranquilla con il marito Stefano, interpretato da Alessandro Gassmann, fino a quando la sua realtà viene stravolta da una serie di eventi inaspettati.
Quando le viene notificato un imminente licenziamento, Luciana si ribella contro le ingiustizie subite sul posto di lavoro, che la vedono vittima in quanto donna incinta e quindi ritenuta un “problema” per la sua azienda.
La vicenda prende una svolta ancora più drammatica quando Luciana, disperata, decide di sequestrare il suo capo per protestare contro il suo licenziamento ingiusto, portando a riflessioni più ampie sui diritti delle donne e la precarietà lavorativa.
La situazione si complica ulteriormente quando interviene Stefano, il cui comportamento apatico si trasforma in un elemento di ulteriore pressione per Luciana.
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