Scopri il film Fortapàsc su Raiplay in streaming, una pellicola intensa sulla breve e drammatica storia di Giancarlo Siani, una promessa del giornalismo italiano.
Il film che ti consigliamo di guardare stasera su Raiplay è tratto da una storia vera italiana che ancora oggi, a quasi 40 anni di distanza, fa ancora riflettere. La pellicola è una rappresentazione intensa e cruda della lotta per la verità e la giustizia in un contesto dominato dal potere della camorra, dove spicca il coraggio dei “pochi” giornalisti che si oppongono alla criminalità organizzata nonostante i rischi enormi.
Stiamo parlando di “Fortapàsc” una pellicola che vuole rendere un sentito omaggio a un appassionato talento del giornalismo italiano, Giancarlo Siani, ucciso perché amava troppo il suo lavoro ed era pronto a tutto pur di raccontare la verità. Una verità, però, fin troppo pericolosa e molto più grande di lui.
Fortapàsc non è solo un omaggio alla figura di Siani e al suo impegno professionale, ma un lavoro che è anche un monito sulle conseguenze della criminalità nella società civile.
La pellicola racconta la storia tragica di Giancarlo Siani, un giovanissimo giornalista napoletano “abusivo” presso la redazione de “Il mattino” di Torre Annunziata ucciso dalla camorra a soli 26 anni.
Nei panni del protagonista, Libero De Rienzo, scomparso prematuramente a soli 44 anni e grande interprete del cinema italiano con ruoli in pellicole come “Smetto quando voglio”, “Santa Maradona”, “A+R: andata più ritorno”.
Insieme a lui, Michele Riondino (“Dieci inverni”, “Il giovane Montalbano”), Ennio Fantastichini (“Saturno contro”, “Mine vaganti”), Daniele Pecci (“The Tourist”, “Manuale d’amore 3”), Valentina Lodovini (“Benvenuti al Sud”, “10 giorni con Babbo Natale”), Massimiliano Gallo (“E’ stata la mano di Dio”, “I bastardi di Pizzofalcone”, Qui rido io“).
Questo bellissimo ed amaro biopic drammatico di Marco Risi del 2009 ha ricevuto 3 nomination ai premi David di Donatello e 5 nomination ai premi Nastri d’Argento.
Risi, attraverso una regia attenta e una sceneggiatura impegnata, riesce a trasmettere la tensione e il pericolo che Siani ha vissuto nei suoi ultimi mesi di vita, rendendo Fortapàsc un’opera significativa per comprendere meglio le dinamiche della criminalità nel Sud Italia e il prezzo della lotta per la verità.
La storia in questione non era di semplice ricostruzione, soprattutto per la tragicità dell’evento che ha portato il giovane Siani a morire. Per questo motivo, il regista ha voluto incontrare più volte la famiglia del giornalista partenopeo, con lo scopo di rendere il film il più realistico possibile.
Ma cosa vuol dire il titolo “Fortapàsc”? Si tratta di un termine storpiato che evoca il Fort Apache della tradizione western per rendere il senso dell’assedio alla città da parte della malavita.
Fortapàsc in streaming
Guarda il trailer e leggi la trama
Il 23 settembre 1985 Giancarlo era al lavoro come sempre. Alle 20,50 circa stava tornando a casa proprio in quella strada oggi a lui dedicata.
Una sera come tante altre interrotta da dieci colpi di pistola in testa sparati da due assassini. Giancarlo faceva il corrispondente da Torre Annunziata, una città assediata dalla camorra.
Il suo desiderio era quello di finire il praticantato per poter sostenere al più presto l’esame e diventare giornalista professionista.
Siani, amante della penna e della macchina da scrivere, era un giovane pieno di speranze e pieno di passione nei confronti di un lavoro difficile, quello di occuparsi di cronaca nera in una realtà difficile e pericolosa.
Aveva iniziato a fare sul serio nel suo lavoro: cercava prove, indagava, ascoltava tante persone e denunciava gli affari dei boss mafiosi attraverso i suoi articoli di giornale.
Per i camorristi era diventato un giornalista “scomodo”, uno che dava fastidio, tanto da decidere di eliminarlo.
Per non dimenticare una giovane vita che si è prodigata per il suo lavoro. Per godere di una bella produzione cinematografica italiana. Per una serata di cinema di elevato valore. Su Raiplay cerca “Fortapàsc”.
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