Leggi la recensione e guarda su RaiPlay “Buongiorno, Notte” un film drammatico di Marco Bellocchio ispirato ad una delle pagine più buie della storia repubblicana italiana

Una delle pagine più drammatiche della storia d’Italia in un film pluripremiato da vedere su RaiPlay “Buongiorno, Notte” del regista Marco Bellocchio ricostruisce le fasi del rapimento, del sequestro e dell’uccisione dell’allora presidente del consiglio dei ministri Aldo Moro.

Il 1978, anno in cui si dipana l’intera vicenda, è uno degli anni più bui per la Repubblica Italiana. Il regista, che del lavoro ha curato anche sceneggiatura e soggetto, prova a raccontare, partendo dal libro della ex brigatista Anna Laura Braghetti, “Il prigioniero”, gli anni di piombo attraverso una visione al femminile, quella di Chiara, protagonista del film, che col passare del tempo avverte una serie di dubbi che la scuotono interiormente.

“Buongiorno Notte”, prodotto da Filmalbatros e Rai Cinema in collaborazione con Sky Italia, e distribuito da 01 Distribution, fu presentato alla 60ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia nel settembre 2003,  ed ottenne un ottimo riscontro al botteghino, con incassi di circa 4 milioni di euro.

Protagonista di questo film sugli anni di piombo che è possibile guardare su RaiPlay è Chiara, interpretata da Marya Sansa (“La meglio gioventù”, “L’amore ritrovato”, “Un altro mondo”). Chiara è un personaggio frutto della fantasia di Bellocchio ma che si muove sull’onda di quanto raccontato dalla Braghetti nel suo libro ricalcando in parte anche la figura di Adriana Faranda, elemento di spicco delle Brigate Rosse che, insieme al compagno Valerio Morucci, aveva votato contro la decisione dei compagni di condannare a morte Moro.

A vestire i panni dell’ex presidente del consiglio è invece Roberto Herlitzka (“Pasqualino Settebbellezze”, “In nome del popolo sovrano”, “Loro”, “Notti magiche”) mentre le altre figure di spicco del gruppo che tenne prigioniero il presidente della Democrazia Cristiana sono interpretate da Luigi Lo Cascio (il leader Mariano), Pier Giorgio Bellocchio e Giovanni Calcagno.

La trama si snoda attraverso i mesi che vanno dal rapimento all’uccisione di Aldo Moro.

Il racconto si avvale di documenti storici dell’epoca che si innestano nel racconto del regista che prova a narrare un episodio già noto ai lavori cinematografici provando a darne una lettura nuova, quella di un grande tormento emotivo che coglie una delle protagoniste di quella vicenda.

A dare forza alla narrazione è anche la colonna sonora, le cui musiche originali sono di Riccardo Giagni.

Il film ha ottenuto numerosi riconoscimenti. Dal David di Donatello per Miglior attore non protagonista a Roberto Herlitzka al Nastro d’argento per il miglior attore protagonista, al Globo d’oro per la migliore attrice a Marya Sansa. E cosa non da poco è piaciuto al 74% degli utenti Google e la valutazione IMDb è un ottimo 7,1/10 espresso da 3984 valutazioni.

A Venezia, la pellicola fu protagonista di un episodio che suscitò un forte clamore mediatico.

Pur essendo dato tra i candidati alla vittoria del Leone d’oro, “Buongiorno, notte” conquistò solo un “Premio per un contributo individuale di particolare rilievo per la sceneggiatura” conferito a Bellocchio. Quest’ultimo, in segno di protesta, abbandonò la sala, lasciando a Lo Cascio l’incarico di ritirare il premio.

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