Guarda il trailer e leggi la recensione di questo film su Raiplay dedicato alla nascita dell’Aeronautica militare italiana.
Un film per la tv che ripercorre le gesta dei primi eroi del volo italiani: su Raiplay ecco “I cacciatori del cielo“, docu-film diretto da Mario Vitale e realizzato con la consulenza storica d Paolo Varriale.
La pellicola si occupa delle gesta del Pilota del Regio Esercito Francesco Baracca promosso in poco tempo prima capitano e poi maggiore, comandante della 91ma squadriglia nominata «squadriglia degli assi». Vero e proprio eroe nazionale, fu soprannominato «asso degli assi» per aver ottenuto il numero più alto di vittorie aeree tra i piloti italiani della Grande Guerra: 34 abbattimenti.
Il lavoro è stato prodotto, per Anele e Luce Cinecittà in collaborazione con Rai Documentari, da Gloria Giorgianni. Alla realizzazione del film, che è stato mandato in onda per la prima volta su Raiuno il 29 marzo 2023 facendo registrare uno share del 18,3%, hanno partecipato anche il Ministero della Difesa e l’Aeronautica Militare che attraverso il lavoro di Vitale ha celebrato i 100 anni della fondazione del corpo.
Buona anche l’accoglienza del popolo del web. La pellicola, un intreccio tra fiction, storia e testimonianze ha raccolto un 88% di gradimento dagli utenti Google ed una valutazione di 6,8/10 su IMdb.
Questo film su RaiPlay è incentrato sulla figura di Francesco Baracca, pioniere degli aviatori italiani nel corso della Prima Guerra Mondiale. Il suo ruolo è affidato a quello che, a ragione, è considerato il più bravo interprete italiano di fiction, vale a dire Beppe Fiorello.
L’attore siciliano, che in tivvù è stato Salvo D’Acquisto, Valentino Mazzola, Sante Pollastri, Domenico Modugno, Gianni Maddaloni, Paolo Borsellino, Mimmo Lucano solo per ricordare i personaggi più celebri di cui ha vestito i panni sul piccolo schermo, è protagonista assoluto di una interpretazione che evidenzia non solo il coraggio e lo spirito patriottico del tenente Baracca ma ne coglie e restituisce il lato umano, la sua generosità innata che ne fece un eroe amato a tal punto che la sua morte, avvenuta nel 1918, commosse tutta l’Italia.
Il tenente Baracca, insieme ad un manipolo di giovani aviatori, diede vita alla Squadriglia aeroplani a caccia a Santa Caterina di Pasian di Prato, in provincia di Udine. Le loro incursioni tennero testa all’esercito austro-ungarico fino ai giorni della caduta di Caporetto.
L’aereo condotto da Baracca fu abbattuto dall’aviazione nemica il 19 giugno 1918 a Montello. Il suo corpo venne rinvenuto solo quattro giorni dopo l’abbattimento.
Tra le curiosità legate alla vita di Baracca e che il docu-film mette bene in evidenza, c’è l’aneddoto dello stemma, che la mamma, alla sua morte, donò ad Enzo Ferrari: un cavallino rampante che divenne il simbolo della scuderia Ferrari, la più celebre e amata al mondo.
Dando corpo a quello che era stato il sogno di Baracca, il 8 marzo 1923 nasce l’Aeronautica Militare italiana.
Il film racconta anche la vita privata del militare, la sua relazione con Norina Cristofoli che restò legata per l’intera sua vita al ricordo di quell’amore tragicamente interrotto. La donna, che fu cantante lirica di successo, morì nel 1978 senza aver più avuto altre relazioni sentimentali in vita sua.
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