Leggi la recensione e guarda il trailer di un film italiano ora su Raiplay in cui spicca la performance di Toni Servillo.
Il teatro che si fa cinema, la finzione che irrompe nella realtà e vi si mescola fino a far perdere la contezza dei confini. Il tutto grazie a interpreti straordinari, capaci di dare volto, musicalità e tempi a un talento senza tempo.
Su Raiplay ecco lo straordinario lavoro di Roberto Andò (“Sotto falso nome”, “Le confessioni”, “Il bambino nascosto”), “La Stranezza”, una commedia storica del 2022 che trae spunto da un episodio della vita del celebre drammaturgo Luigi Pirandello, uno dei giganti della letteratura italiana del XX secolo.
Prodotto da BiBi Film e Tramp Ltd. e distribuito da Medusa Film e Rai Cinema, il lungometraggio è stato girato interamente in Sicilia, in location suggestive tra Palermo, Trapani, Erice e Catania.
A dare forza ad una sceneggiatura già di per sé valida, ecco un cast eccezionale, con Toni Servillo (“L’uomo in più”, “Gorbaciof”, “La grande bellezza”) nel ruolo di Luigi Pirandello, che offre una rappresentazione intensa e sfumata del drammaturgo. Al suo fianco troviamo due personaggi chiave, Bastiano e Nofrio, interpretati rispettivamente da Ficarra e Picone (“La matassa”, “Nato stanchi”, “Il primo Natale”), coppia di guitti perfetta in un contesto in cui il loro dialogo con il maestro, di cui non conoscono la gloria, è il vero colpo di teatro che rende la pellicola gradevole, come confermano anche i numeri generati dal film, con l’81% del gradimento su Google. Ficarra e Picone portano una dose di umorismo e gravità ai loro ruoli, essenziali per comprendere le ispirazioni di Pirandello.
A rendere ancor più forte il gruppo di attori che si muove sulle scene Donatella Finocchiaro, Luigi Lo Cascio, Renato Carpentieri.
“La Stranezza” colpisce per la profondità della narrazione e per le performance straordinarie del suo cast. Toni Servillo, come sempre, porta una profondità straordinaria al suo personaggio, mostrando un Pirandello tormentato ma anche profondamente attaccato alle radici della sua terra e alle persone semplici che lo ispirano.
La trama si sviluppa nel 1920, quando Luigi Pirandello torna in Sicilia per il compleanno dell’amico Giovanni Verga e scopre che la sua vecchia balia, Maria Stella, è morta. Deciso a organizzarle un funerale dignitoso, ingaggia due becchini, Sebastiano Vella e Onofrio Principato, che senza riconoscerlo gli raccontano del loro tentativo di mettere in scena uno spettacolo teatrale con una compagnia amatoriale locale.
Pirandello, già alle prese con una crisi creativa, trova ispirazione nelle vicissitudini dei becchini e nelle loro vite personali complesse.
Nonostante i numerosi ostacoli, la compagnia dei due bechcini riesce a debuttare. Durante la prima, la realtà si fonde drammaticamente con la finzione teatrale, scatenando reazioni intense sia sul palco che tra il pubblico.
Questa esperienza porta Pirandello a scrivere “Sei personaggi in cerca d’autore”, una rivoluzionaria riflessione sul teatro che esordisce a Roma nel 1921. Nonostante la risposta inizialmente mista, il dramma segna un punto di svolta nella carriera dell’autore, culminando con il Premio Nobel nel 1934.
L’interazione tra Pirandello e i due attori dilettanti è il cuore emotivo del film disponibile su Raiplay. Pirandello è affascinato dalla loro spontaneità e dal modo in cui incarnano le contraddizioni e le complessità dell’esistenza umana, temi ricorrenti nelle sue opere. Questo incontro ispirerà Pirandello a scrivere uno dei suoi capolavori, riflettendo sulle maschere che tutti indossiamo e sulla natura effimera dell’identità umana.
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