Leggi la recensione e guarda il trailer di una miniserie drammatica disponibile su Raiplay, una storia di immigrazione e sfruttamento.
Un salto nel passato, quando l’immigrazione cominciava a coinvolgere le sponde dell’Italia. Su Raiplay c’è una miniserie televisiva, in due stagioni, trasmessa per la prima volta nel 1991.
“Felipe ha gli occhi azzurri” è il titolo del lavoro diretto da Gianfranco Albano e Felice Farina che ha segnato una tappa importante per la televisione italiana degli anni ’90: è stato infatti il primo lavoro a trattare un tema sociale di grande rilevanza come quello dell’immigrazione clandestina.
La miniserie, co-produzione italo-tedesca distribuita da Red Film Group/Beta Film, fu trasmessa per la prima volta su Rai 1 nel 1991 e fu subito un grande successo di pubblico. Le due puntate della prima serie raggiunsero una media di circa dieci milioni di telespettatori, numeri confermati anche dalle tre puntate della seconda serie, andata in onda due anni più tardi.
L’attenzione del pubblico ma soprattutto la crudezza con cui la regia seppe trattare argomenti non semplici in quegli anni valse alla miniserie oggi disponibile su Raiplay un Telegatto e Premio del Pubblico al Festival di Montecarlo.
Se il vero protagonista della miniserie tv è il giovane Victor Vicente che veste i panni del piccolo Felipe, a dare forza al cast ci sono diversi bravi attori italiani, a cominciare da Claudio Amendola, Silvio Orlando e Tony Sperandeo cui nella seconda serie si unì anche l’attrice lussemburghese Désirée Nosbusch.
Girata in parte in Sicilia, a Castellammare del Golfo, in parte a Roma, la fiction della Rai è uno di quei lavori televisivi che merita di essere riscoperto e riletto alla luce dell’evoluzione dei temi sociali che narra.
La trama della serie su Raiplay muove all’ombra delle strade del cuore antico di Palermo. Qui il giovane Felipe, un bambino filippino di otto anni, trova rifugio dopo un viaggio clandestino che lo ha strappato alla sua terra. Nel ventre pulsante della città, insieme a un gruppo di altri piccoli lavoratori sfruttati, Felipe vive i giorni fra fatiche e speranze infrante. L’incontro con Turi, coetaneo orfano e spirito libero delle strade siciliane, già segnato da un futuro di criminalità, porta i due ragazzi a intraprendere un’avventura audace: un viaggio verso la romantica Parigi per ammirare la sua iconica “torre di ferro”. Accompagnati da una ragazzina francese e un timido ragazzo napoletano, intraprendono un percorso che li porterà a scoprire l’essenza stessa dell’amicizia e della libertà.
Durante il loro viaggio, Felipe cerca disperatamente di raggiungere Padre Leopoldo, un missionario che potrebbe aiutarlo a rintracciare sua sorella Silvia. Ma a Roma, i ragazzini cadono nelle mani del racket, guidato da Polo, un connazionale di Felipe, che li trascina in un mondo di sfruttamento minorile.
Sulle loro tracce, la Polizia cercherà si salvare i piccoli e di porre fine allo sfruttamento minorile.
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