Mbappè è già recordman dei mondiali. Il marziano francese, con la doppietta messa a segno contro la Polonia, si è assicurato un posto nella storia. Infatti, il 10 transalpino ha raggiunto quota 9 goal in un mondiale. Un record che persisteva dai tempi di un mostro sacro come Pelè. Mbappè ha già segnato 5 goal in Qatar superando il bottino racimolato in Russia 4 anni fa, in cui aveva centrato la porta per ben 4 volte.
L’attaccante del PSG può vantare gli stessi goal di Cristiano Ronaldo e una sola rete in meno rispetto a Leo Messi nelle competizioni mondiali. I numeri sono impressionanti, considerando che i due mostri sacri del calcio mondiale hanno giocato ben 5 edizioni, mentre Mbappè non ha ancora concluso la seconda e può già vantare questo bottino (oltre a una coppa vinta).
Mbappè: i numeri al mondiale non bastano
I numeri da capogiro del parigino, per quanto impressionanti, non bastano a spiegare l’impatto che ha avuto il talento del ragazzo all’interno del mondiale. Rispetto a Russia 2018, in cui era ancora un ragazzino agli esordi, seppur con a disposizione delle capacità fisiche e tecniche devastanti, stavolta è un mondiale diverso per Mbappè. L’esterno offensivo ha raggiunto una maturità calcistica unica: oltre allo splendido lavoro che è in grado di svolgere in fase di conduzione con il pallone tra i piedi, il suo percorso di crescita e la sua grandissima predisposizione tattica gli hanno consentito di essere importantissimo anche senza palla.
Le qualità di Mbappè
Mbappè, con i suoi movimenti, orienta il gioco dei propri compagni e fornisce soluzioni semplici e intuitive, ma di difficile lettura per le retroguardie avversarie. La sua immensa tecnica gli permette di abbassarsi in fase di ricezione e creare gioco per i compagni, come per esempio visto nel goal di Giroud contro la Polonia: l’attaccante del Milan riceve un pallone filtrante da Mbappè che in pochi sarebbero stati in grado di fornire.
Il suo punto di forza però rimane l’accelerazione palla al piede sia da fermo che in corsa. Le sue capacità atletiche gli permettono di bruciare in velocità qualsiasi avversario, mentre quelle tecniche gli consentono di dribblare qualsiasi cosa si frapponga tra lui e la porta.
In questi 4 anni Mbappè ha affinato la tecnica anche in fase di realizzazione. Contro la Polonia abbiamo potuto ammirare quello che ormai è il suo marchio di fabbrica: il tiro sul primo palo. L’asso francese ha inventato una tecnica quasi unica nel suo genere: Mbappè finge di tirare a giro sul secondo palo (lo sguardo, la postura e le intenzioni illudono e sembra proprio che il giocatore sia in procinto di scaraventare la palla con una dolce traiettoria a giro sul palo più lontano). In realtà, quando poi arriva a colpire il pallone, Mbappè riesce a fare una piccola rotazione con il ginocchio che gli consente di prendere la palla con il pieno collo del piede e scaraventarla sul secondo palo. Sczesny, il portiere della Juve che era tra i pali della Polonia, come tutti i portieri, non ha potuto far nulla contro l’inaudita violenza rilasciata sul pallone da Kylian Mbappè.
Mbappè può vincere il mondiale?
La Francia, dopo aver eliminato la Polonia, deve fare i conti con gli acerrimi nemici inglesi. L’Inghilterra, dopo una semifinale mondiale e una finale all’europeo consecutive, cercherà di nuovo la gloria che manca addirittura dal 1966. Una volta passato il quarto, la Francia si ritroverebbe ad affrontare una tra Marocco, Portogallo o Svizzera.
Il percorso per la finale sembra in discesa e la Francia secondo www.bookmakersaams.eu, risulta favorita. Mbappè ha tutte le intenzioni di dimostrare al mondo il suo immenso valore e la seconda coppa del mondo consecutiva sarebbe un enorme riconoscimento per lui. Al PSG la Champions League sembra una maledizione, il campionato francese non offre la visibilità che il calciatore francese e così il mondiale risulta un’occasione più unica che rara per gli interessi della stella francese.