Scopri la recensione di ” Third Person” un film drammatico visibile su Prime video con una trama che intreccia complessità emotive, amore e perdita.

Immagina di immergerti in un film drammatico che intreccia amore, perdita e redenzione, portandoti a esplorare le città di Parigi, Roma e New York attraverso le vicende di personaggi complessi e tormentati. Questo è “Third Person”, un’opera del 2013 diretta da Paul Haggis e prodotta da Corsan, con distribuzione di Sony Pictures Classics.

Con un cast stellare, disponibile in streaming su Prime Video, “Third Person” è una scelta perfetta per chi ama le narrazioni profonde e i drammi psicologici.

Paul Haggis, già vincitore dell’Oscar per “Crash“, ha portato il suo stile distintivo in “Third Person”. Haggis, noto per la sua capacità di intrecciare storie multiple e per la sua attenzione ai dettagli emotivi dei personaggi, in questo film esplora le sfumature delle relazioni umane, utilizzando una narrativa non lineare che invita lo spettatore a riflettere e a cercare connessioni tra le varie storie.

Su Google, gli utenti hanno assegnato al film un 51% di gradimento, mentre su IMDb il punteggio è di 6.4/10 e su Rotten Tomatoes solo il 26%, con una media di 4.50/10. Nonostante le recensioni contrastanti, “Third Person” offre una narrazione complessa che può essere apprezzata da chi cerca storie emotivamente coinvolgenti e ben recitate.

La storia si sviluppa su tre fronti, ciascuno con i propri protagonisti e drammi personali.

Inizia a Parigi con Michael, uno scrittore interpretato da Liam Neeson, (famoso per “Chloe – Tra seduzione e inganno“, Schindler’s List”, “Memory“, “La preda Perfetta“) che lotta con il blocco dello scrittore e il dolore per la perdita di suo figlio. La sua relazione con Anna, interpretata da Olivia Wilde ( nota per La vita in un attimo“) , è complessa e tormentata, riflettendo la sua incapacità di impegnarsi nella vita reale e la sua fuga nella finzione.

A Roma, Scott, un uomo d’affari americano interpretato da Adrien Brody, si trova coinvolto in una pericolosa avventura con una donna rumena, Monika, interpretata da Moran Atias. Brody, noto per il suo ruolo in Il Pianista” dove vinse il premio Oscar, porta sullo schermo un personaggio complesso che cerca di aiutare Monika a riottenere la custodia di sua figlia, mettendo alla prova il suo senso di giustizia e fiducia.

A New York, Julia, interpretata da Mila Kunis, lotta disperatamente per dimostrare la sua innocenza in un caso di negligenza infantile per riottenere la custodia di suo figlio. Kunis, celebre per i suoi ruoli in “Black Swan“, “La ragazza più fortunata del mondo” e “That ’70s Show“, interpreta un personaggio che deve affrontare le manipolazioni del suo ex marito Rick, interpretato da James Franco (conosciuto per i suoi ruoli in “Homefront “,”127 Hours” e “Spider-Man” oltre a due Golden Globe per il ruolo di James Dean nel film “James Dean – La storia vera” e per quello del regista Tommy Wiseau in “The Disaster Artist“).

Merita una menzione speciale Kim Basinger che interpreta il ruolo di Elaine, la moglie di Michael (Liam Neeson), in “Third Person”. Elaine è un personaggio chiave che, sebbene appaia meno frequentemente rispetto ad altri protagonisti, ha un impatto significativo sulla trama e sullo sviluppo del personaggio di Michael.

La Basinger, vincitrice di un Oscar per la sua performance in L.A. Confidential, porta una profondità emotiva e una gravitas al ruolo di Elaine, rendendo credibile il suo personaggio come una donna che cerca di trovare una via attraverso il suo dolore e mantenere una parvenza di normalità nella sua vita. Il suo ruolo, sebbene non centrale come quello di altri personaggi, è cruciale per comprendere appieno la psiche di Michael e le motivazioni che lo spingono.

Le ambientazioni del film giocano un ruolo cruciale nella narrazione. Le città di Parigi, Roma e New York non sono solo sfondi, ma diventano quasi personaggi a sé stanti, contribuendo a creare l’atmosfera emotiva di ciascuna storia. La fotografia del film, curata da Gianfilippo Corticelli, (noto tra i tanti lavori per Allacciate le cinture, Rosso Istanbul, Napoli velata, La dea fortuna di Ferzan Ozpetek e Nessuno si salva da solo di Sergio Castellitto) cattura la bellezza e la complessità di queste città, sottolineando i momenti di intimità e conflitto tra i personaggi.

La vera magia di “Third Person” risiede nella sua capacità di scavare nel profondo delle emozioni umane. La struttura narrativa del film può sembrare complessa, ma è proprio in questa complessità che Haggis riesce a esplorare temi come la fiducia, la colpa e la redenzione.

Ogni personaggio rappresenta un frammento della psiche umana, con Michael che funge da perno centrale attorno al quale ruotano tutte le storie.

Il finale del film è tanto enigmatico quanto rivelatore. Le storie di Anna, Monika e Julia non sono solo vicende separate, ma riflessi dei tormenti interiori di Michael. Questa rivelazione aggiunge un ulteriore strato di profondità alla narrazione, costringendo lo spettatore a riconsiderare tutto ciò che ha visto sotto una nuova luce.

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