Il Torino Jazz Festival, giunge alla sua XI edizione. Dal 22 al 30 aprile 2023, 93 appuntamenti in 62 luoghi sparsi per la città.
XI edizione per il Torino Jazz Festival, un progetto della Città di Torino, realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino con il sostegno del Ministero della Cultura, Main Partner Intesa Sanpaolo e IREN, con il contributo di ANCoS e Confartigianato Imprese Torino, e in collaborazione con Fondazione CRT e OGR Torino.
Una occasione davvero unica per vivere l’atmosfera unica di una città affascinante come Torino, con i suoi tesori artistici, i musei, le tante mostre e l’austera bellezza delle sue strade e piazze. Atmosfera perfetta per calarsi nelle infinite suggestioni del jazz che, grazie a questa XI edizione del Torino Jazz Festival, sarà possibile esplorare in tutte le sue declinazioni.
Grazie ai nove giorni di programmazione, dal 22 al 30 aprile, ai 93 appuntamenti in 62 luoghi sparsi in tutta la città, sarà uno degli eventi più importanti della stagione culturale 2023.
Un modo per compiere un doppio viaggio di scoperta, tra i luoghi e tra i suoni, per assistere a performances d’eccezione in luoghi deputati alla musica oppure il situazioni più “alternative” e curiose tutte da scoprire.
I luoghi che ospiteranno gli eventi saranno, tra gli altri, l’OGR Torino, il Teatro Vittoria, Hiroshima Mon Amour, il Teatro Alfieri, il Teatro Monterosa, l’Aula Magna del Politecnico, la Casa Teatro Ragazzi e Giovani, il Conservatorio di Torino Giuseppe Verdi, il Bunker, l’Auditorium Giovanni Agnelli e la Sala500 del Lingotto.
Imponente il programma, che merita senz’altro una permanenza per più giorni, in grado di incuriosire e coinvolgere sia l’appassionato di lunga data, sia il neofita o l’ascoltatore più giovane. Ci sarà infatti spazio per i grandi autori e i musicisti più acclamati che per esperimenti all’insegna della contaminazione e delle esplorazioni sonore condotte nei territori della sperimentazione.
Sul palco ci saranno 234 artisti nazionali e internazionali, dagli emergenti alle maggiori star della scena mondiale. Il tutto per celebrare la vitalità di un genere musicale dalle incredibili possibilità metamorfiche e in grado di guardare al futuro tenendo ben strette le radici.
I concerti abbracceranno uno spettro stilistico che toccherà tutti gli ambiti del jazz. Spazio anche alla divulgazione delle grandi figure storiche – come Kenny Barron, Roberto Ottaviano e Steve Coleman – e alla scoperta dei migliori innovatori attuali – come Nilssen-Love, Shabaka Hutchings, Risser, Diodati, Korwar. In programma anche nomi di ampio richiamo come Peppe Servillo e Stefano Bollani.
Da non dimenticare le tante iniziative collaterali, dove il jazz diventa anche parola, racconto, incontro e confronto tra addetti ai lavori, musicisti, critici e pubblico. Un bel modo per portarsi a casa anche nuove visioni o ascolti più intimi e particolari in quella dimensione da club che è così congeniale al jazz.
Il TJF, infatti, proporrà anche tante iniziative collaterali: Jazz Talks (incontri, conferenze), Jazz Blitz, Jazz Meeting, Jazz Special (concerti più informali) e “Jazz Cl(h)ub”. Ci sarà anche spazio per la performance “Natura morta con custodia di sax”, ispirata a Geoff Dyer e raccontata da Peppe Servillo accompagnato dai TJF All Stars, un sestetto di nomi di punta del jazz italiano. Il duo Mezzanotte/Napolitano, inoltre, improvviseranno liberando poesia ed energia.
Il Programma dei Main Events
Sabato 22 aprile 2023, alle OGR Officine Grandi Riparazioni (ore 21), sarà Peppe Servillo con i TJF All Stars ad aprire le danza con ‘Natura morta con custodia di sax’. Nel corso dello spettacolo Servillo vestirà i panni di Lester Young, Charles Mingus, Thelonious Monk, Chet Baker, protagonisti dei racconti dell’omonimo libro di Dyer.
Domenica 23 aprile, alle OGR, appuntamento alle 17 e alle 21. Nel pomeriggio andrà in scena Cristina Zavalloni con l’Orchestra del Conservatorio di Torino in ‘Potentissima Signora. Omaggio a Laura Betti’, l’indimenticabile attrice che fu musa e amica di Pier Paolo Pasolini.
Alle 21, sarà la volta di Kenny Barron Trio. Barron è uno degli storici esponenti del pianoforte jazz e sta celebrando con un tour i suoi ottanta anni.
Lunedì 24 aprile, alle 18, al Teatro Vittoria apre la giornata il Federica Michisanti trio con Louis Sclavis.
Alle 22, a Hiroshima Mon Amour, in prima mondiale assoluta e in esclusiva per il TJF, si esibirannoShabaka Hutchings, Majid Bekkas e Hamid Drake. Il primo è una delle punte della nuova scena inglese, Bekkas è considerato un maestro della chitarra e dell’oud, noto per il suo etnojazz con radici nordafricane.
Martedì 25 aprile, alle 18, all’Hiroshima Mon Amour, torna Hamid Drake con ‘Turiya’ porterà sul palco un’esclusiva per TJF, omaggio ad Alice Coltrane, moglie di John Coltrane che sarà anche un metaforico omaggio alle celebrazioni del 25 Aprile.
Alle 21, Steve Coleman and Five Elements, si esibirà al Teatro Alfieri. Coleman attinge sia al bagaglio storico del jazz (Charlie Parker e Sonny Rollins su tutti), sia al repertorio tradizionale latinoamericano o africano.
Mercoledì 26 aprile, al Teatro Monterosa, va in scena la produzione originale di Furio Di Castri dal titolo ‘Zapping’. Il contrabbassista omaggia Frank Zappa in occasione dei trent’anni dalla morte.
Giovedì 27 aprile, alle 18, nell’Aula Magna del Politecnico, Roberto Ottaviano – Musicista dell’Anno per la rivista Musica Jazz – darà il via a ‘Eternal Love’, un progetto che affonda le proprie radici nella spiritualità africana con reinterpretazioni di brani di Don Cherry, Charlie Haden, John Coltrane e Dewey Redman.
Alle 21, in esclusiva, nella Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, Paal Nilssen-Love mette in scena Circus, un progetto nato durante la pandemia.
Tre gli appuntamenti di venerdì 28 aprile. Alle 18, nell’Aula Magna del Politecnico, si potrà ascoltare uno dei musicisti più creativi del jazz contemporaneo, Francesco Diodati insieme ai ‘tellKujira’, una rock band in forma di quartetto classico con due chitarre elettriche al posto dei due violini.
Alle 21, al Conservatorio Giuseppe Verdi, altra esclusiva con Craig Taborn in piano solo. Considerato la punta di diamante del pianismo contemporaneo, Taborn è rigoroso, poetico e creativo ai massimi livelli.
Sabato 29 aprile alle 18, al Teatro Vittoria, si esibirà Eva Risser nel piano solo ‘Rêve Parti’. Al centro della scena ci sarà un pianoforte verticale preparato con oggetti non ortodossi e microfonato in modo particolare sul quale Eve Risser ha forgiato un linguaggio strumentale personale, non convenzionale.
Alle 22 Sarathy Korwar suonerà al Bunker. Batterista, compositore e produttore diventato una delle voci della nuova e frizzante scena inglese Korwar presenterà ‘Kalak’, il suo ultimo album che sta ottenendo grandi consensi dalla critica internazionale.
Grande chiusura per il TJF XI, domenica 30 aprile, Giornata Internazionale Unesco del Jazz con un doppio appuntamento all’Auditorium Giovanni Agnelli al Lingotto con Stefano Bollani.
Alle 17 Bollani salirà sul palco con il suo Danish Trio con Bodilsen e Lund; alle 21.30 sarà invece in concerto con ‘Piano Solo’. Per Bollani la musica è un gioco da reinventare ogni volta; nei suoi Piano Solo c’è solo improvvisazione pura. Da Carosone ai brani inediti suonati durante il suo programma tv cult ‘Via Dei Matti numero Zero’ con Valentina Cenni, ogni esibizione è unica e irripetibile.
Alle 19, sempre al Lingotto, nella Sala 500, è in cartellone in esclusiva italiana un nuovo progetto di Eva Risser, la Red Desert Orchestra, una formazione ibrida dove musicisti europei e africani interagiscono spalla a spalla nel creare un vero e proprio vortice sonoro.
Il programma degli eventi Special
Tra gli appuntamenti ‘Special’ è da segnalare la prima italiana del film Dallarte (2023, Italia/Svizzera, 95’)di Jonny Costantino, martedì 25 aprile al Cinema Massimo. Il documentario indaga Lucio Dalla, cantante e poeta. A introdurre il film sarà il giornalista Valerio Corzani. L’omaggio a Dalla proseguirà nella notte TJF da Off Topic (jazz club) con il concerto di Costanza Alegiani Folkways.
Al Castello di Rivoli, Museo d’Arte Contemporanea, domenica 30 aprile, alle 11, si potrà assistere all’esibizione ‘I Minotauri’ di Anais Drago (violino, voce, elettronica). Un concerto in cui verranno narrate vere e proprie storie di solitudine.
Inoltre il gruppo creato da Johnny Lapio con Arcote si esibirà in una prova aperta la mattina del 21 aprile al Dams.
I biglietti si possono acquistare online sul circuito Vivaticket o presso la Biglietteria presso Urban San in Piazza Palazzo di Città 8/F.
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