A Natale, il torrone di Avellino è il dolce delle feste che piace a grandi e piccini, frutto di una secolare tradizione che ne esalta fascino e prestigio.
Uno dei protagonisti del tavola natalizia, nonostante questo sia un periodo ricco di tante golose e bontà per il palato, è il torrone avellinese un dolce prelibato che non può mancare sulle tavole vestite a festa.
C’è chi a Natale non può fare a meno del torrone di Avellino, in linea con la tradizione più autentica, e chi invece ne preferisce varianti ugualmente piene di sapore ma se possibile ancora più gustose accomunate dalla naturalezza e dalla qualità della materia prima.
Non importa se sia morbido o friabile, fondente o al pistacchio, il torrone irpino continua a essere parte integrante della tradizione dolciaria tipica del periodo invernale.
Tra le eccellenze dolciarie d’Irpinia ci sono i Torroni prodotti in provincia di Avellino, principalmente nelle zone di Dentecane e, ai piedi del Santuario di Montevergine, di Ospedaletto d’Alpinolo un suggestivo comune immerso nel verde del parco del Partenio a poca distanza da Avellino e dall’uscita del casello stradale di Avellino Ovest.
Tipico dolce natalizio, il torrone nasce dal sapiente impasto di miele, zucchero ed albume arricchito, a seconda delle diverse tradizioni regionali e dell´estro dei maestri pasticcieri, di mandorle, noci, nocciole, cioccolato, pistacchi ed altre gustose leccornie.
Stando ad un´antica leggenda, il gustoso dolce sarebbe stato realizzato a Cremona, nel 1441, per celebrare le nozze tra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti.
Ed è proprio la città lombarda a vantare le più antiche tradizioni anche se i due comuni della provincia di Avellino, Ospedaletto d’Alpinolo e Dentecane sono conosciutissimi in tutto il mondo.
I torroni avellinesi rappresentano da sempre il fiore all’occhiello della ormai vasta e variegata attività produttiva dolciaria irpina che conserva il gusto dell’antica tradizione in un ottica orientata all’innovazione e alle novità.
Torrone dell’Irpinia, il Torrone di Avellino
Ma quali sono i formati ed i gusti più amati e più buoni tra i torroni Irpini? Scopriamolo insieme.
I Formati
Per quanto riguarda i formati c’è solo l’imbarazzo della scelta. In cubi, cubetti, in stecche oppure nei pratici monodose. Ma oltre al dolce principe del Natale, ci sono numerose altre specialità, ideali per comporre ceste natalizie o da consumare a fine pasto per dedicarsi un momento di puro piacere.
I Torroni Friabili
I gusti più tipicamente tradizionali sono quelli del torrone friabile alla nocciola o alla mandorla, due veri classici che non tramontano mai.
Un tocco di golosità in più con il torrone friabile ricoperto al cioccolato, che ne esalta il gusto.
I Torroni Teneri
Poi ci sono i teneri che riprendono l’arte direttamente in Francia tramite l’osservazione diretta e la pratica. Alla nocciola, alla mandorla, al cioccolato, al pistacchio, al limone, tante varietà per soddisfare tutti i palati.
Il Pantorrone
Stessi ingredienti di base (albume d’uovo, miele e frutta secca) ma con un’aggiunta particolare che lo rende soffice e friabile allo stesso tempo.
Di cosa parliamo? Sicuramente del pantorrone, che del tradizionale torrone ne rappresenta una squisita evoluzione.
Il pantorrone è un altro prodotto tipico del periodo natalizio, immancabile sulle tavole a fine pasto come pure nelle tradizionali “ceste regalo” piene di tante bontà.
Questo particolare tipo di torrone è composto da uno strato di torrone e uno di pan di spagna bagnato con il tipico liquore di Benevento di solito ricoperto da cioccolato per mantenere legati i due composti. Un’innovazione del torrone che stuzzica i palati già da diversi decenni.
Per i palati più esigenti e per chi ama sperimentare ci sono poi anche le versioni del pantorrone al Limoncello, liquore tipico della costa campana, e all’Anthemis, liquore dal caratteristico colore verde, prodotto dai monaci benedettini del Santuario di Montevergine.
Il pantorrone è un altro prodotto tipico del periodo natalizio, immancabile sulle tavole a fine pasto come pure nelle tradizionali “ceste regalo” piene di tante bontà.
Un vero omaggio all’Irpinia nel colore e nel sapore.