Scopri “Il Giudice Ragazzino” un film su Raiplay, ispirato al sacrificio di un grande uomo italiano delle istituzioni, trucidato dalla mafia.
Una narrazione intensa e commovente per un film che, a distanza di trent’anni dalla sua uscita, riesce ancora a far riflettere su quella che è stata la stagione più drammatica e sanguinaria della mafia in Sicilia ed in Italia.
Su Raiplay è disponibile “Il Giudice Ragazzino”, lungometraggio diretto da Alessandro Di Robilant, che narra la vita e il coraggio di Rosario Livatino, giovane magistrato assassinato dalla mafia nel 1990. Questo film drammatico rende omaggio alla figura di un uomo che, nonostante la giovane età, ha lottato con determinazione contro la criminalità organizzata, diventando un simbolo di giustizia e integrità morale.
«Il giudice deve offrire di se stesso l’immagine di una persona seria, equilibrata, responsabile; l’immagine di un uomo capace di condannare ma anche di capire; solo così egli potrà essere accettato dalla società: questo e solo questo è il giudice di ogni tempo» sosteneva Livatino a proposito dell’imparzialità dei giudici.
Ed è proprio sul dilemma emotivo che il regista costruisce la forza del suo lavoro, sui contrasti tra il dovere del magistrato e le tentazioni dell’uomo, tra l’imperturbabilità del giudice e il sorriso del ragazzino. Il soggetto del film in programmazione su Raiplay è firmato da Nando Dalla Chiesa, figlio del generale dei carabinieri Carlo Alberto trucidato anch’egli dalla mafia nel 1982.
A dare il volto al giudice ragazzino è Giulio Scarpati, che, grazie a quella interpretazione si fece conoscere al grande pubblico ottenendo il David di Donatello per il miglior attore protagonista. Scarpati, oltre a tanto teatro e cinema ha prestato il suo volto a tanti personaggi delle fiction Rai, in particolare al dottor Lele Martini della fortunata serie Un medico in famiglia.
Con lui, in un’altra memorabile presenza scenica, c’è Sabrina Ferilli (“Ferie d’agosto”, “Tu ridi”, “La grande bellezza”), straordinaria nel far emergere l’aspetto più umano di Livatino ed i perenni contrasti emotivi che lo attanagliavano.
Il film, che su Google ottiene il 75% dei consensi e su IMDb ha una valutazione di 6,7/10, ha ottenuti grandi riconoscimenti anche dalla critica cinematografica.
Oltre al David di Donatello a Scarpati, la pellicola conquistò il Globo d’oro per la migliore sceneggiatura, il premio L’angelo azzurro al Festival di Berlino e ben cinque nomination ai Nastri d’argento.
La trama di “Il Giudice Ragazzino” segue la carriera e la vita di Rosario Livatino, dall’inizio del suo impegno come magistrato fino al tragico epilogo.
Il film esplora le difficoltà incontrate da Livatino nel suo lavoro, dove ogni giorno si trova a fronteggiare la mafia, che cerca di ostacolare i suoi sforzi e di intimidirlo. Nonostante le minacce e i pericoli, Livatino non si arrende, continuando a perseguire la giustizia con coraggio e determinazione.
Attraverso la sua storia, il film offre uno sguardo ed una riflessione sull’impatto che la mafia ha avuto e che, sia pure sotto altre forme rispetto alla violenza sanguinaria continua ad avere, sulla società italiana e sulla lotta di coloro che, come Livatino, hanno sacrificato tutto per combatterla.
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