Scopri la recensione e guarda “Magnifica presenza” un film di Ferzan Ozpetek su Netflix con Elio Germano e un eccellente cast italiano.
Se ami il cinema di Ferzan Ozpetek e i drammi che conservino sempre una nota di leggerezza, ti farà piacere sapere che in streaming su Netflix c’è anche un suo film osannato dalla critica e con un cast italiano fenomenale.
Prodotto da Fandango e Faros Film con la collaborazione di Rai Cinema, c’è “Magnifica presenza”, un film del 2012 che ha ottenuto ben otto candidature ai David di Donatello e nove ai Nastri d’argento. Accoglienza nelle sale cinematografiche di ottimo livello: la pellicola ha fatto il suo debutto al secondo posto dopo il francese “Quasi amici”, con un incasso complessivo di 3.193.691 euro.
Un film che si presenta da solo già attraverso gli attori protagonisti. Abbiamo infatti un perfetto Elio Germano (“Mio fratello è figlio unico”, “Il giovane favoloso”, “Volevo nascondermi”) alle prese con un gruppo di “presenze” davvero eccelso. Ci sono Paola Minaccioni (“Allacciate le cinture”, “Ex”), Giuseppe Fiorello (“L’oro di Scampia”, “Era d’estate”), Margherita Buy ( “Le fate Ignoranti“, “Caterina va in città”, “Mia madre “,“I giorni dell’abbandono”), Alessandro Roja (“Song’e Napule”, “Restiamo amici”), Vittoria Puccini (“Tutta colpa di Freud”, “18 regali”), Andrea Bosca (“Amore, bugie e calcetto”, “Gli sfiorati”) e la bravissima Anna Proclemer.
Un film corale avvolto da una suggestiva atmosfera vintage a metà tra realtà e sogno. A rendere al meglio l’atmosfera, ci pensa come sempre la colonna sonora. Le musiche originali sono anche questa volta a opera di Pasquale Catalano, che insieme alla cantante turca Sezen Aksu ha scritto l’inedita “Gitmem Daha”. Non mancano canzoni note come “Perfidia” di King Cole, “Tutt’al più” di Patty Pravo o “I wish I didn’t Love You so” di Betty Hutton, e nel trailer ufficiale su Youtube è possibile avere una prima suggestione.
Prendendo in considerazione l’apprezzamento sul web, la pellicola è valutata in maniera positiva dal 73% degli utenti di Google, mentre con il titolo di “Magnificent Haunting” su IMDb ha un punteggio di 6,6 su 10 e di 69% per le recensioni su Rotten Tomatoes.
Partendo da una storia realmente accaduta a un amico del regista, il soggetto si ispira liberamente allo scritto di Luigi Pirandello “Sei personaggi in cerca d’autore”.
Basti notare che la scena finale non a caso è stata girata presso il Teatro Valle, quello in cui l’autore rappresentò la sua opera per la prima volta. Ma sono innumerevoli gli omaggi che Ozpetek fa nel suo “Magnifica presenza”. Oltre ad autocitazioni, ci sono riferimenti a film classici come “Fantasmi a Roma” di Antonio Pietrangeli oppure “L’ultimo metrò” di Francois Truffaut o ancora a “Questi fantasmi” di Renato Castellani.
Un titolo dunque che risulta essere sempre elegantemente costruito e narrato. In questo film si punta tutto sul registro leggero, seppur venato di sfumature agrodolci e fantastiche, tenendo a bada gli alibi drammatici.
La trama racconta di un giovane pasticciere che dalla Sicilia si trasferisce finalmente a Roma per coronare il suo sogno, ovvero quello di diventare attore di teatro.
Lui pensa di essersi finalmente liberato dalla presenza altrui, di poter davvero vivere a modo suo in completa autonomia e libertà. Ma ben presto scoprirà qualcosa che viene custodita nella sua nuova e anelata dimora romana.
Essa è piena di incomprensibili “presenze”, eccentriche quanto fuori epoca. Ma anche molto rumorose e invadenti. Forse che saranno la chiave per scoprire qualcosa in più di se stesso e per rimediare a qualche strappo del passato?
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