Stasera guarda “Romanzo criminale” su Netflix, un film cult pluripremiato e amato dal pubblico e dalla critica, che racconta una vera storia criminale.
Quando usci questo film nel 2005, ebbe un successo strepitoso, divise la stampa italiana, ebbe critiche provenienti da destra e da sinistra: fece discutere subito ma alla fine fu una pellicola super premiata con numerosi ed importanti riconoscimenti
Che tu sia tra quelli che l’hanno già visto oppure tra i pochi che non lo conoscono ancora, su Netflix trovi un film che è diventato un vero cult della cinematografia italiana.
Basato sull’omonimo romanzo del giudice Giancarlo De Cataldo, il film di Michele Placido “Romanzo criminale” è una pellicola strepitosa e coinvolgente che vede protagonisti attori che, nel corso del tempo, sono diventati vere e proprie icone del cinema italiano.
Ci sono infatti Kim Rossi Stuart (“Vallanzasca – Gli angeli del male”, “Gli Anni Più Belli“,“Al di là delle nuvole”, “Piano solo”), Pierfrancesco Favino (“L’ultimo bacio”, “Corro da te“, “Suburra”, “Nostalgia“, “Gli anni più belli”, “A casa tutti bene“), Claudio Santamaria (“Lo chiamavano Jeeg Robot”, “L’ultimo bacio”), Stefano Accorsi (“Le fate ignoranti”, “Marilyn ha gli occhi neri”), Riccardo Scamarcio (“Mine vaganti”, “Lo spietato”, “L’Ultimo Paradiso“, “Il Ladro di Giorni“), Jasmine Trinca (“La dea fortuna”, “Supereroi”).
Questa pellicola vanta notevoli apprezzamenti da parte della critica, che si materializzano in otto David di Donatello nel 2006 e in cinque Nastri d’Argento.
“Romanzo criminale”, disponibile nel catalogo dei film di Netflix, narra la storia dell’epopea di una banda criminale tristemente conosciuta in Italia,
La pellicola è ispirata alle vicende della Banda della Magliana alla fine degli anni Settanta, con l’ascesa e la caduta di una gruppo spietato di criminali romani dalla potenza assoluta.
Una crime story basata su “storie realmente accadute o romanzate” che punta molto sui virtuosismi della regia e su un realismo crudo.
Un salto temporale tra gli anni Settanta e Ottanta, decenni nei quali gli avvenimenti storici rivestono grande importanza e si intrecciano alle vicende dei protagonisti. Ma è soprattutto la storia degli uomini che hanno composto la banda, messi a fuoco come singoli individui e come gruppo.
Una ricostruzione puntuale e credibile immerge pienamente nel periodo storico narrato e lo rende protagonista: costumi, acconciature, automobili, dettagli mai lasciati al caso.
Così anche l’ambientazione diventa un vero e proprio protagonista della storia, rendendo la visione un’esperienza avvincente e immersiva per gli spettatori, che si troveranno catapultati indietro nel tempo e incantati dall’accuratezza di ogni dettaglio.
In principio era stato il magistrato e scrittore Giancarlo De Cataldo a intuire le potenzialità narrative delle vicende della famigerata banda romana e a trasformarle in un’appassionante e insieme inquietante opera letteraria. In un mix perfetto di romanzato e reale.
Poi è arrivato Michele Placido, che ha tratto dal libro una pellicola per il grande schermo. Anche in questo caso un successo.
Infine, apparse evidenti le potenzialità della materia ed il gradimento del pubblico, è arrivata l’intuizione della serie televisiva in due stagioni.
Un valore importante lo riveste infine la colonna sonora, che include hit degli anni Settanta e Ottanta tra cui la versione di Giorgia di “I heard it Through the Grapevine”.
Insomma, per chi ama il genere, ecco un film su Netflix tutto da godere.
Romanzo criminale
Guarda il trailer e leggi la trama
Il film rievoca alcuni degli eventi più significativi a cavallo tra i decenni Settanta e Ottanta, seguendo le vicende della Banda della Magliana, dalla sua costituzione e scalata al potere criminale nella Capitale, decisi a conquistarla in tutto e per tutto, all’inevitabile processo di autodistruzione, tra decadimento, morti e tradimenti d’onore.
Ma le storie dei protagonisti si intrecciano alla perfezione al contesto storico e sociale del tempo, cui sono strettamente collegati: contestazione giovanile, rapimento Moro, terrorismo nero degli anni di piombo.
Mentre fanno da sfondo eventi come la strage alla stazione di Bologna, la vittoria dei Mondiali di calcio del 1982, l’inizio dell’incubo dell’AIDS.
La banda interagisce inoltre costantemente con Cosa nostra, camorra e servizi segreti deviati, con legami d’affari e favori, offrendo un nitido spaccato dei meccanismi del potere criminale.
Un viaggio, dunque, in una storia molto vicina e ancora vivamente presente nella memoria dei più.
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