Treni e Stazioni.

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Era il 3 ottobre del 1839 quando il primo treno a vapore fece la sua apparizione in Italia.

Poco più di sette chilometri, quelli che separano Napoli da Portici, fanno della regione Campania la prima ad aver sperimentato un nuovo sistema di trasporto, quello su rotaia, che era stato inaugurato pochi anni prima in Inghilterra, e che avrebbe in pochi anni creato una vasta rete di comunicazione su tutto il territorio nazionale.

Attualmente la strada ferrata italiana si sviluppa su oltre 16.000 chilometri di rotaie equamente distribuiti lungo lo Stivale. Il primo vero sistema di collegamento nazionale su ferro risale al periodo successivo all’Unità d’Italia, quando la rete ferroviaria si estese in breve tempo da Nord a Sud, sollecitata da una domanda che diventava giorno dopo giorno sempre più elevata.

Fino al secondo dopoguerra il treno costituiva il più moderno e veloce mezzo di trasporto accessibile a tutti, in virtù dei costi elevati degli aerei, che nel frattempo avevano fatto la loro apparizione non più a scopi esclusivamente militari.

Il periodo di flessione delle ferrovie comincia a metà degli anni ’70 quando, in Italia, ha un forte impulso la creazione di reti stradali ed autostradali che porta, nel giro di pochi anni, ad uno sviluppo senza precedenti del trasporto su gomma, che relega i treni ad un ruolo di secondo piano.

All’inizio degli anni ’80 le carrozze si svuotano, con poco più del 10% degli Italiani che si servono della strada ferrata per i propri spostamenti da una città all’altra.

Un fenomeno che non ha eguali in nessun altro paese europeo dove, invece, le linee elettriche si sviluppano sempre di più e dove, a partire dai primi anni ’90, comincia ad apparire l’alta velocità, un sistema che punta a rivoluzionare il mondo dei trasporti.

In Italia si capisce che questo può essere il modo giusto per decongestionare le autostrade e per dare nuovo impulso alla rete ferroviaria.

Nascono, così, i primi collegamenti veloci, da Milano a Roma e successivamente dalla capitale a Napoli, con l’apparizione dei primi “pendolini” che lasceranno, poi, il posto ai più moderni Eurostar, Frecciarossa e Freccia Argento per i collegamenti firmati Trenitalia treni super veloci che, quanto ad efficienza e comfort fanno concorrenza agli aerei.

Da fine aprile 2012, si registra anche un po' di concorrenza grazie all'arrivo dei treni veloci e con tante tariffe low cost di Italo

La rete italiana dell’alta velocità è tutt’altro che giunta a conclusione ma la strada intrapresa dagli ultimi governi è indirizzata proprio a favorire sempre di più tale tipo di sistema, per accorciare ulteriormente le distanze che separano l’Italia dal resto dell’Europa.