Vacanze in crociera? Gli italiani le scelgono sempre di più. Con l’arrivo dell’autunno il settore crocieristico si interroga sui risultati ottenuti durante la stagione estiva, un modo per riflettere sulla portata di questa importante componente dell’economia mondiale.
Nonostante la tragedia della Costa Concordia, in seguito alla quale si era assistito a un inevitabile calo delle prenotazioni, il comparto crocieristico chiude l’estate con un incoraggiante segnale positivo. Un incremento rispetto al 2012 di notevole importanza, soprattutto perché inserito in un panorama economico e storico molto problematico.
Anche le compagnie mettono a nudo i propri risultati, tutte accomunate da segnali positivi e da indici in rialzo.
A partire dalla Costa Crociere che, dopo il crollo nella prima parte dello scorso anno, ha annunciato di aver registrato il tutto esaurito nel mese di agosto sulle sue 14 navi, con prenotazioni in rialzo del 10% rispetto all’estate scorsa.
Numeri positivi anche per MSC Crociere, con un 15% in più (circa 62.000) di croceristi rispetto a un anno fa.
Dal gruppo Royal Caribbean ancora obiettivi raggiunti, dimostrazione di una crescita attesa anche per il 2014 grazie all’inaugurazione di Oasis of the Seas, la nave più grande al mondo, e all’arrivo della Quantum of the Seas.
Intanto anche il report 2012 presentato a Bruxelles dalla Cruise Lines International Association attesta che l’Italia è la prima nazione europea per il contributo derivante dal settore crocieristico, con un’incidenza di circa 4,5 miliardi di euro e con un valore superiore al 28% sul contributo dell’intero continente. A seguire, Germania e Regno Unito.
Con 99.556 posti di lavoro nel comparto, l’Italia è ancora il Paese europeo con il maggiore impatto occupazionale. Un altro fattore rilevante è rappresentato dai nuovi ordini (ben nove) alla cantieristica navale da parte del Belpaese, la nazione europea a poterne vantare il numero maggiore, per un valore che supera i 4 miliardi di euro.