Quando ci si ritrova davanti alla necessità di comprare dei vaporizzatori per erbe, va detto, la scelta non è mai semplice.
Sebbene ci siano tantissimi modelli validi sul mercato, disponibili per diverse fasce di prezzo, individuare quello giusti dipende molto dalle esigenze dell’utente e dalle sue aspettative quando si tratta di questo tipo di esperienze.
Nell prossime righe vedremo cosa considerare quando ci si trova davanti a una moltitudine di vaporizzatori erbe e non si sa bene quale scegliere.
Anche in questo caso, il consiglio è sempre quello di affidarsi a dei professionisti del settore, proprio come quelli del team di Grow Shop Italia, veri esperti in materia.
Perché vaporizzare?
Quella della vaporizzazione è una pratica collegata al consumo di cannabis. Ovviamente, non si parla di pratiche illegali, ma di tutti quei trattamenti a scopi terapeutici in cui questa sostanza aiuta notevolmente a gestire meglio i sintomi della malattia.
Il vapore è una splendida alternativa al fumo perché permette al nostro corpo di assumere i principi attivi dell’erba, senza però assumere le tossine e il catrame di cartina e filtro, rendendola quindi un’alternativa a rischio zero e priva di sostanze dannose per l’organismo.
Il processo di vaporizzazione, quindi, è molto diverso dal fumo anche perché non prevede in alcun modo la combustione. Le modalità che porteranno alla produzione del vapore sono due:
- Conduzione
- Convenzione
La prima prevede il trasferimento del calore grazie al contatto diretto con la resistenza, mentre la seconda produce calore grazie il trasferimento delle particelle d’aria.
Modello da tavolo o modello portatile?
La prima domanda a cui rispondere quando si parla di vaporizzatori riguarda il modello: si desidera uno strumento da tavolo o uno portatile da avere sempre con sé?
Ovviamente, entrambi hanno pregi e difetti che devono essere considerati in base al proprio stile di vita.
I vaporizzatori da tavolo, infatti, riescono a lavorare su maggiori quantità di prodotto e favoriranno la convivialità e anche diverse modalità di inalazione; con quelli portatili, le soluzioni a vostra disposizione saranno solo quelle collegate al boccaglio.
Eppure, i vaporizzatori portati, dalla loro, hanno il fatto di essere estremamente semplici da usare e da trasportare, cosa che li rende sicuramente molto accattivanti per alcuni.
Come si controlla la temperatura?
Come è giusto pensare, il processo di vaporizzazione avviene a certe temperature, ovvero tra i 157 e i 220°.
Alcuni modelli permettono di impostare la temperatura, mentre altri la raggiungono in modo automatico.
In genere, se avete a disposizione il misuratore di temperatura, potrete settare la temperatura di modo da sprigionare le diverse proprietà delle diverse tipologie di erbe, mentre se questa viene raggiunta in modo automatico, invece, tutto dipenderà dalla vostra velocità di inalazione; quindi, bisognerà imparare a mantenere il calore stabile.
Infine, l’alimentazione
Altro fattore determinante nella scelta del vaporizzatore per erbe è la tipologia di alimentazione.
In genere, i dispositivi da tavolo sono dotati di presa elettrica, quindi il problema è marginale, mentre invece diventa molto importante quando si parla di dispositivi portatili.
Alcuni modelli possono essere a butano, ma la maggior parte dispone di batterie da ricaricare. La qualità di questa batteria si può giudicare solo con l’utilizzo; quindi, è bene scegliere con cura e garantirsi di avere tutta l’assistenza necessaria da parte di chi vi ha venduto il prodotto.