All’ormai atavico problema di crollo delle vendite, un nuovo spettro si sta aggirando nel mercato automobilistico: la difficoltà dei client nel reperire i pezzi di ricambio per le proprie auto. Ma procediamo con ordine.
Il settore delle concessionarie rappresenta una delle vittime della pesante crisi che sta colpendo l’Europa e l’Italia in particolare. A renderlo noto gli effetti devastanti del calo delle immatricolazioni e l’allarme lanciato da Federauto, l’associazione che riunisce le concessionarie automobilistiche italiane. Un settore, quello relativo all’auto, che per l’Italia ha storicamente rappresentato motivo di vanto, tra i fiori all’occhiello dell’economia nazionale.
I numeri della crisi sono evidenti: dal 2007 si è registrato un crollo del mercato delle immatricolazioni del 47%. Se infatti negli anni precedenti si raggiungevano vendite di 2-2,5 milioni di veicoli, le previsioni per il 2013 fanno scendere tale valore al di sotto di 1,5 milioni, con le relative conseguenze in termini occupazionali e di cessazioni delle attività. Ne sono prova le numerose concessionarie che hanno dovuto chiudere i battenti, non potendo nemmeno consegnare le automobili già ordinate ai propri clienti.
In base ai dati diffusi da Quintegia, società di ricerca e formazione sulla distribuzione automobilistica, dal 2007 in Italia è stato chiuso il 31% dei concessionari auto: dai 3.450 presenti nel 2002 si è scesi a 2.950 nel 2007 e a 2.011 a inizio 2013.
Le ragioni di un crollo prevedibile, legate a fattori strutturali che interessano l’Italia in particolare, sono da rintracciare in diversi ambiti. Sicuramente significativi e decisivi sono stati gli aumenti del costo del carburante (di cui si registra un incremento del 170%), dell’Iva e delle assicurazioni Rc auto (che in regioni come la Campania si sono impennate anche del 200%).
Allarme pezzi di ricambio
A questo quadro non proprio esaltante, si aggiungono anche le non poche difficoltà dei clienti che intendono acquistare una nuova vettura: non di rado, infatti, dopo aver versato congrui anticipi, si sono scontrati con i problemi di liquidità di alcune concessionarie automobilistiche sull’orlo della chiusura.
I problemi di liquidità di alcune concessionarie stanno portando anche notevoli rallentamenti nell’ approvvigionamento dei pezzi di ricambio.
Anche qui, non sono poche le officine di note case automobilistiche che non riescono a fornire i ricambi ai propri clienti.
<<Anche presso le nostre concessionarie – osserva il dottor Pietro Napodano che dirige le storiche concessionarie Ford Blu Center e Opel Partenauto di Avellino – arrivano clienti da ogni parte della Campania con problematiche di questo tipo. Noi riusciamo ad accontentare tutte le richieste andando sempre incontro alle esigenze dei clienti e garantendo immatricolazioni e consegne immediate. D’altronde la nostra famiglia, che gestisce anche il marchio Piaggio con la Terminio Motori, rappresenta da oltre 50 anni un grosso punto di riferimento per la clientela campana . Lo siamo a maggior ragione anche in questo periodo di crisi perchè abbiamo sempre operato ed operiamo con capitale proprio. D’altronde le nostre sedi sono tutte allocate in immobili di proprietà, che ci consentono una certa solidità. Di sicuro per i clienti puntare su aziende storiche è sinonimo di maggiore garanzia>>.
Come evidenziato anche da Fabio Grillo, responsabile commerciale della concessionaria Ford Blu Center Avellino : <<La contrazione del numero dei concessionari di automobili sicuramente ha investito una grande fetta di operatori del settore. Si pensi solo che il mercato automobilistico di una città come Avellino, dal 2009 al 2012, si è dimezzato. Un dato che di sicuro non rende giustizia all’impegno profuso dagli operatori in questo ambito, che un tempo rappresentava la colonna portante dell’economia italiana>>