Per quanto un noto film di Christopher Nolan voglia dimostrare il contrario, talvolta nella frenesia di tutti i giorni non vi è niente di più sfuggente di un’idea, specialmente se stiamo parlando di una buona idea.
In arte più che mai il momento dell’”illuminazione” sopraggiunge nei momenti più inaspettati e, spesso, meno consoni. Non è difficile immaginarsi un Ludovico Einaudi camminare per strada e, d’improvviso, venir sorpreso da una buona idea per una nuova composizione. Per il pianista torinese, però, potrebbe esserci una semplice soluzione.
Fortunatamente, tra i suoi tanti difetti, il ventunesimo secolo è l’era della digitalizzazione, dell’online. Impossibile immaginarsi qualcuno che, nell’emisfero occidentale, non sia provvisto di un pc o, ancor di più di uno smartphone. Così, seduto sopra una panchina in un parco magari alle 16 del pomeriggio dopo una sana passeggiata, Einaudi potrebbe comunque dar voce alla sua idea tramite quei software online che, in maniera estremamente comoda, ci consentono di suonare uno strumento anche senza averlo sottomano. Pianoforte Online di Note tra le Righe potrebbe esserne un chiaro esempio.
Il web è ormai ricolmo di questi piccoli e comodi mezzi in grado di poter risolvere, nel minor tempo possibile, qualunque problema di praticità. Questo ci ricorda anche come, con l’avvento della tecnologia, lo stesso processo di creazione artistica si sia evoluto, spalancando le sue porte non solo ai professionisti ma anche ai semplici amatori, dando la possibilità anche ai meno esperti di poter iniziare a “muoversi” tra le note di uno spartito e magari, un giorno, uscire dallo schermo di un pc/smartphone e ritrovarsi di fronte un vero e proprio pianoforte a coda.
Alle volte sono proprio poche note, quelle semplici ma ragionate con maestria, che possono fare il salto di qualità. Quelle note che nascono dall’”istinto” e che proprio un pianista neoromantico come Einaudi sa talvolta cogliere, scuotendo soltanto le corde del suo pianoforte ma anche quelle dell’animo di un ascoltatore.
Certo è che, ritornato a casa, il buon Ludovico dovrà posare il suo smartphone ed iniziare a lavorare seriamente sul proprio “ingegno”, però alle volte il breve tragitto può essere fatale e la possibilità di fissare nella propria mente un’idea anche tramite un chiaro contatto pratico per un’artista può essere fondamentale.
Già, le idee, specie quelle valide, spesso e volentieri sono estremamente sfuggenti. Sarà la frenesia della vita, sarà la pigrizia del nuovo millennio, però il mondo della musica è cambiato veramente tanto rispetto ad anche solo venti anni fa. Per quanto sia sempre più difficile emergervi, le porte di accesso sono spalancate quasi a tutti anche grazie a quei mezzi facilmente utilizzabili su di un pc, in grado di farci pensare, produrre e raccontare la nostra musica.
Che tu sia Ludovico Einaudi o Luca Rossi, i mezzi per dare sfogo alle proprie idee in qualunque modo sono ormai infiniti, così da permettere a tutti di non perdere l’attimo “fatale”, quello che magari farà la differenza tra il far parte del pubblico o il salire su di un palco. E, se permettete, è di gran lunga più affascinante la seconda ipotesi.