Se stai ipotizzando di trascorrere un fine settimana in Umbria, prenota un week end a Città della Pieve, un luogo dove il tempo scorre lento e dove la natura riesce ancora a scandire i ritmi dell’agire quotidiano dell’uomo, in un contesto che sembra aver cristallizzato il momento più alto della vita di un’intera area geografica.

Città della Pieve è uno dei tanti camei dell’età comunale disseminati nell’area al confine tra l’Umbria e la Toscana.

Lasciata l’autostrada del Sole (uscita Fabro per chi proviene da sud, Chiusi per chi viene da nord) è come fare un salto indietro nel tempo, con la strada provinciale che taglia la Val di Chiana che culla il viaggiatore, immerso in ampie distese verdi che lentamente si inerpicano su per le colline.

Su una di queste, a circa 500 metri sul livello del mare, si staglia il centro storico di Città della Pieve, comune che attualmente conta circa 7500 abitanti.

L’assetto urbanistico ricorda la forma di un’aquila, con ciascuna delle tre parti dell’aquila che corrisponde ad un “terziere”, l’antica suddivisione amministrativa della città.

Cosa vedere a Città della Pieve

Le possenti mura risalenti al XIV secolo custodiscono gelosamente un tesoro architettonico, fatto di vicoli (tra cui il suggestivo Vicolo Baciadonne, il più stretto d’Italia) e piccole piazze, che si sviluppa intorno alla strada principale dedicata al più famoso figlio di questa terra, Pietro Vannucci detto il Perugino.

Alcune delle sue opere arricchiscono il patrimonio di Città della Pieve e rappresentano altrettante tappe di un percorso artistico che si sviluppa attraverso la Cattedrale (“Battesimo di Cristo” e “Madonna in Gloria e Santi”), l’Oratorio Santa Maria dei Bianchi (“L’Adorazione dei Magi”), la Chiesa di San Pietro (“Sant’Antonio Abate tra i Santi Marcello e Paolo”), la Chiesa Santa Maria dei Servi (“La deposizione della Croce”).

La straordinaria eleganza della natura e l’armonia architettonica del centro storico di Città della Pieve, originale set cinematografico, hanno fatto, negli anni scorsi, la fortuna della serie televisiva “Carabinieri”, una delle più seguite fiction di casa Mediaset.

Dove dormire a Città della Pieve

Per chi decidesse di concedersi un week end in Umbria all’insegna del relax e della cultura, le opzioni per un soggiorno indimenticabile sono molteplici.

Dall’eleganza delle Logge del Perugino, un hotel di charme a 4 stelle circondato da un parco secolare e con una vista mozzafiato sul Lago Trasimeno, alla comodità dell’Hotel Vannucci, un 3 stelle che gode di una posizione centralissima.

Ma per godere appieno dell’aria che si respira in questo spicchio della provincia di Perugia, il suggerimento è quello di prenotare una stanza in uno dei tanti agriturismi presenti nelle campagne a ridosso del centro storico di Città della Pieve.

Antichi casolari rurali ristrutturati e trasformati in rustici ambienti, dove l’aria familiare rende davvero unico il soggiorno.

Uno straordinario esempio di accoglienza è la Tenuta il Casone, un agriturismo immerso in un fitto bosco di undici ettari, circondato da corsi d’acqua e all’interno del quale  vive una popolazione faunistica composta da cinghiali, lepri ed altri animali selvatici.

Ciò che maggiormente colpisce della vita dell’agriturismo è la spontaneità dei suoi proprietari,  il cui principale obiettivo è quello di rendere quanto più piacevole il soggiorno dei propri ospiti.

Dove mangiare a Città della Pieve

Un viaggio in Umbria non può dirsi completo senza aver gustato, almeno una volta, i sapori della tradizione enogastronomica locale.

Il vino (il Torgiano Rosso Riserva Docg e il Sagrantino Docg di Montefalco su tutti) e l’olio (inebrianti i profumi del Colli del Trasimeno Dop), da queste parti, sono considerati i re della tavola.

Anche se, va detto, che diventa una bella lotta con altri prodotti della terra umbra dai sapori superbi: il tartufo, lo zafferano, per non dire, poi, della carne chianina.

Tra i ristoranti in cui potersi lasciare andare ai piaceri della tavola, si segnalano il Vannucci, il Mulino del drago, la Taverna del Perugino e la Trattoria Serenella. Un suggerimento: per gustare a fondo le bontà della cucina umbra occorre recarsi al ristorante non oltre le 20.30: qui il tempo scorre lento…