Stai pensando di trascorrere qualche giorno di vacanza in Puglia? Organizza un weekend a Otranto, perla dell’Adriatico ed ideale ponte di collegamento con l’oriente. Incroci questo gioiello del Salento lungo la linea costiera, dopo aver attraversato alcune delle spiagge più frequentate, come San Foca o Torre dell’Orso
Il suo borgo racchiuso all’interno delle mura risente dell’influenza dei Turchi, che qui hanno scritto alcune delle pagine di storia più importanti della loro presenza in Italia.
Le caratteristiche spiagge di Otranto, le belle scogliere, il colore cristallino dell’acqua e la ricchezza dei fondali marini ne fanno una tappa obbligatoria nell’itinerario verso il tacco dello Stivale.
Ma cosa vedere durante un weekend nel comune di Otranto?
La cattedrale
Sicuramente, la Cattedrale, la più grande chiesa di Puglia. Fu edificata nel 1088, sopra una cripta risalente all’VIII secolo, lungo la direttrice che unisce Roma con Bisanzio.
Lo stile è il romanico pugliese. Si compone di una navata centrale e due laterali, suddivise da due lunghe serie di colonne con capitelli intarsiati tutti in maniera diversa.
Il tetto è in cassettonato ligneo rifatto nel Seicento. Il portale è di epoca barocca così come il maestoso rosone centrale.
Al termine della navata destra è posta una cripta con tre grandi cassettoni che custodiscono i teschi degli ottocento martiri trucidati dai turchi nell’invasione del 1480.
Mosaico pavimentale
Ma l’elemento di spicco è il mosaico pavimentale da Pantaleone tra il 1163 ed il 1165 che copre gran parte della Cattedrale di Otranto.
Non è di pregevole fattura ma in esso sono presenti una molteplicità di simboli con svariati richiami, dall’Antico Testamento, ai vangeli gnostici, fino a temi non propriamente religiosi come Re Artù o i segni dello zodiaco che hanno creato un gran mistero sul suo significato.
Sono inoltre presenti dei riferimenti che saranno ripresi dal Dante nella sua Divina Commedia alcuni secoli dopo.
Chiesa di San Pietro
La Chiesa di San Pietro rappresenta uno degli esempi più interessanti di architettura Bizantina in Italia. Edificato in pieno centro cittadino intorno all’VIII secolo, ha una pianta a croce greca ed al suo interno presenta tutte le pareti ricche di affreschi.
Castello Aragonese
Il Castello fu costruito dagli Aragonesi subito dopo la liberazione della città dai Turchi su una preesistente struttura.
La progettazione è dell’Urbinate Ciro Ciri protagonista anche del rifacimento del sistema difensivo generale della città. E’ un quadrangolo con una punta diamante che si protende verso il mare.
Il letterato inglese Walpole passò da qui nel XVIII secolo e trovò ispirazione per l’ambientazione del suo romanzo “Il Castello di Otranto” ritenuto il primo romanzo gotico della letteratura mondiale.
Centro Storico
Il Borgo Cittadino di Otranto è sicuramente tra gli elementi di pregio della città. Nonostante l’espansione edilizia degli ultimi anni il borgo medioevale della città si è mantenuto sostanzialmente intatto.
E’ un intricarsi di stradine che avvinghiano su di esse regalando scenari suggestivi ad ogni passo, in ogni angolo, fino ad aprirsi a strapiombo sul magnifico mare di Otranto. Per la sua particolarità e suggestione è stato inserito tra i cento borghi più belli d’Italia.
Il Mare
Il mare di Otranto è l’altro elemento forte della città. Otranto fa quasi da spartiacque tra due tipi di costa. Quella sud è per lo più alta e rocciosa mentre quella nord si contraddistingue per essere bassa, e sabbiosa con numerose e incantevoli calette.
Baia dei Turchi
Tra le zone più suggestive c’è Baia dei Turchi (2 -3 km a nord di Otranto) che deve il suo nome allo sbarco operato dall’esercito turco nell’invasione del 1480, contornata da una rigogliosa vegetazione fatta di pini e macchia mediterranea e quella dei “.
Quest’ultima è l’area su cui insistono i lidi balneari e molti villaggi turistici. Si tratta di una lunga distesa di una sabbia finissima e bianca che in alcuni punti raggiunge anche alcune centinaia di metri di larghezza.
L’estensione invece è di alcuni km. Sorge a ridosso degli omonimi laghi di Alimini , più prossimo alla costa e con acqua salmastra, e Alimini Piccolo più interno e con acqua dolce.
Sulla costa insiste una lunga e rigogliosa pineta impiantata dal Corpo Forestale dello Stato negli anni “60.
Proseguendo verso sud ci si imbatte, percorrendo la splendida strada costiera a picco sul mare, in altre località degne di una sosta, come Castro Marina e Santa Cesarea Terme, caratterizzata dalla presenza di numerose ville in stile moresco.